Vendemmia 2020. Ottima qualità delle uve per i grandi vini senesi, produzione in calo (10%). E col Covid c’è l’incognita manodopera

Qualità ottima delle uve, produzione in lieve calo di circa il 10 per cento, per quanto riguarda la quantità. Si affilano le forbici in vista della vendemmia in provincia di Siena, e fra i vigneti si respira ottimismo, anche se le prossime saranno le settimane decisive per avere dei grandi vini in cantina. Resta l’incognita manodopera per la vendemmia, più difficile da reperire rispetto agli scorsi anni, causa restrizioni Covid.

«Quella del 2020 è una raccolta dai volumi più contenuti rispetto al 2019, ma con una qualità che per adesso, salvo imprevisti, si prospetta eccellente». Così Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino sulla vendemmia, già iniziata per le uve bianche precoci e attesa per il sangiovese intorno al 10-15 settembre. «Una condizione raggiunta grazie all’attenzione dei produttori e al clima favorevole, piovoso in giugno e caldo nella parte successiva dell’estate. La pioggia della scorsa settimana ha mitigato le temperature e reidratato le vigne. Dal punto di vista della manodopera – aggiunge Bindocci -, sicuramente si dovranno fare i conti con le difficoltà legate al momento. Molti dei nostri lavoratori sono tornati dall’estero e stanno facendo la quarantena volontaria. I voucher avrebbero reso la situazione più agevole, permettendo alle aziende di dare lavoro a giovani e disoccupati, contribuendo a far girare l’economia».

«Attualmente le uve nella zona del Chianti Classico sono sanissime – sottolinea il presidente del Consorzio, Giovanni Manetti – e in linea con i tempi medi di maturazione.  Abbiamo avuto una primavera asciutta e soleggiata con piogge sufficienti e ben distribuite. Niente peronospora e rarissime grandinate precoci che non hanno causato danni. L’estate è stata calda con qualche pioggia. Nel Chianti Classico non ci sono state avversità climatiche particolari: siccità assente. La produzione 2020 sarà probabilmente inferiore al 2019 (anno record dopo il 1987) del 5-10 per cento. Probabile inizio vendemmia a partire dal 20 settembre a seconda delle diverse zone del territorio».

Parte sotto i migliori auspici anche l’annata vitivinicola del Vino Nobile di Montepulciano Docg con una vendemmia stimata dagli operatori eccellente dal punto di vista qualitativo, anche se leggermente in calo di circa il 10-15% rispetto allo scorso anno come quantità. «La vendemmia rappresenta il primo vero momento di festa dopo un’annata che a livello di promozione è stata funesta complice la pandemia – commenta il presidente del Consorzio Andrea Rossi -; siamo fiduciosi perché a oggi le prospettive qualitative sono veramente ottime, un buon modo per ripartire con entusiasmo per tutto quello che ci aspetta da fare in termini di valorizzazione della denominazione».

«I produttori della Doc Orcia sono ottimisti sulla prossima vendemmia – afferma Donatella Cinelli Colombini, presidente Consorzio Vino Orcia -, nonostante il Covid hanno lavorato incessantemente i vigneti che sono per la maggior parte bio e ora sperano nelle piogge dei prossimi giorni per idratare le viti assetate. La vendemmia non sarà abbondante ma l’uva è sana e bella».

Informazione pubblicitaria