Agricoltura toscana. Lunedì (19 ottobre) il nuovo assessore: è derby PD Marras-Bezzini, chi avrà i numeri vincenti?

Leonardo Marras e Simone Bezzini

Conto alla rovescia per conoscere chi sarà il nuovo assessore all’agricoltura della Toscana.

Ad un mese dalle Regionali che hanno incoronato Giani (PD) come governatore del Granducato edizione 2020-2025, lunedì 19 ottobre sarà svelata la giunta e quindi chi guiderà l’agricoltura, succedendo a Marco Remaschi.

Senza escludere (assolutamente) sorprese ed outsider, al momento sembra una corsa a due, un derby Grosseto-Siena, giocato in casa Partito Democratico.

Fra due candidati che puntano all’assessorato alla sanità, ma che non disdegnerebbero affatto l’agricoltura, a patto che non sia visto come un premio di consolazione. Da una parte il grossetano (di Roccastrada) Leonardo Marras (47 anni) – che è stato presidente della Provincia di Grosseto (nel 2009) e consigliere regionale (nel 2015) capogruppo Pd che con 18.125 preferenze è risultato il candidato più votato della Toscana. Dall’altra il senese (di Colle Val d’Elsa) Simone Bezzini (51 anni) – presidente Provincia di Siena (nel 2009) e consigliere regionale (nel 2015) – che ha ottenuto 13.999 voti.

Una carriera politica pressoché identica, ed entrambi molto votati alle ultime regionali. Ma se Marras può far pesare i 4.126 voti in più, Bezzini può mettere sul tavolo delle scelte di Giani la netta vittoria del PD in provincia di Siena. Dove il neo presidente ha raccolto 67.365 voti pari al 52,6%, e dove il partito di Zingaretti ha preso il 37,16% per 43.067.

Meno bene è andato invece il PD in provincia di Grosseto. In terra di Maremma infatti, l’ha spuntata la leghista Susanna Ceccardi con il 47,74% (per 49.047 voti) mentre Giani si è fermato al 42,05 (con 43.200 preferenze) e dove il Partito Democratico ha pesato per il 33,41% con 31.845.

L’agricoltura della Toscana ha bisogno di interventi urgenti, di risolvere alcuni problemi che non possono più attendere: dall’emergenza ungulati e predatori, alla burocrazia, ma anche la necessità di realizzare invasi idrici per garantire la sostenibilità dell’agricoltura. Il tutto in mezzo alle difficoltà economiche e di mercato, dove sono urgenti misure a sostegno delle aziende agricole che devono far fronte anche con gli effetti dell’emergenza Covid.

Quindi, a chiunque sarà alla guida dell’assessorato all’agricoltura, servirà avere un quadro chiaro della situazione, e la capacità di trovare soluzioni in tempi rapidi. Senza dimenticare il valore del settore primario in Toscana, che va ben oltre al mero dato della fetta del Pil regionale.

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