Bonifiche Ferraresi colosso di Toscana. Matrimonio con la Regione e Piano di investimenti da 100 milioni di euro

Bonifiche Ferraresi cresce ulteriormente in Toscana con investimenti e futura occupazione.

Si è tenuta oggi – alla sede della Regione Toscana – la presentazione del “Progetto crescita e comunità in Toscana” durante la quale sono state illustrate le linee generali del piano strategico per la Toscana del Gruppo BF Spa – gruppo agro-industriale quotato in borsa. All’evento hanno partecipato la Presidente di BF Spa, Rossella Locatelli, l’Amministratore Delegato di BF SpA, Federico Vecchioni, il Presidente della Toscana, Eugenio Giani, l’Assessore regionale all’economia, attività produttive, politiche del credito e turismo, Leonardo Marras, l’Assessore regionale all’agro-alimentare, caccia e pesca e Vice Presidente della Giunta Regione Toscana, Stefania Saccardi, il Presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi, il Sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli, il Sindaco di Cortona, Luciano Meoni e il Sindaco di Massa Marittima, Marcello Giuntini.

“In questi anni ci siamo sempre voluti porre – nei confronti dei territori in cui siamo presenti – in una logica di soggetto economico in grado di essere sia protagonista che partner di comunità. È questa l’ottica che ci ha guidato in questi anni anche in Toscana, regione cruciale e nevralgica per il nostro Gruppo nei confronti della quale abbiamo – in questi anni – dedicato un imponente piano di investimenti per rilanciare la tenuta di Cortona, che oggi rappresenta uno dei cuori pulsanti del nostro Gruppo”. Ha dichiarato Federico Vecchioni, Amministratore Delegato di BF Spa che ha così proseguito “Le regioni in cui operiamo sono molto diverse tra loro: il denominatore comune è certamente la valorizzazione della terra, ma ognuna ha specificità agricole, industriali e sociali uniche e differenti. Per questo, intendiamo implementare un piano strategico ambizioso che rappresenti e rispetti queste specificità – in un’ottica responsabile, sostenibile e naturalmente competitiva. La competitività unita alla sostenibilità sono gli aspetti che ci permettono di fare la differenza ed è ciò che guiderà anche i futuri progetti in Toscana, al fine di rendere disponibile sul territorio regionale e nazionale un’infrastruttura strategica in termini di know how e di integrazione territoriale funzionale al sistema produttivo non solo agroindustriale ma capace di interessare l’intero tessuto socioeconomico.”

Nel corso dell’evento sono stati illustrati i driver principali che guideranno il Gruppo BF Spa in Toscana nei prossimi anni, attraverso importanti investimenti (stimati in circa 100 milioni di euro la cui copertura potrà provenire anche da contributi regionali, nazionali e comunitari) con un incremento dell’occupazione diretta di oltre 80 unità, e di circa 150 nell’indotto. Il Gruppo ad oggi è presente in Toscana con gli oltre 2.800 ettari di SAU, suddivisi in due poli: il polo della Valdichiana dove è presente l’ormai storica sede del Gruppo nella regione e, dopo le recenti acquisizioni, il polo della Maremma rappresentato da altri circa 1.500 ettari.

Elemento comune alle linee guida del piano strategico presentato oggi è la volontà del Gruppo BF Spa di trasformare la Toscana nella sede di un’agricoltura sostenibile e tesa a valorizzare la biodiversità coniugata con una componente innovativa molto avanzata – costituita da strumenti e tecnologie digitali messi al servizio dell’agricoltura conservativa, biologica e biodinamica. Grazie ai progetti e agli investimenti in programma nella regione, BF Spa sarà sia in grado sia di declinare questo approccio nelle sue filiere produttive già esistenti, sia di offrire alla comunità toscana la possibilità di beneficiare e di interagire con lo sviluppo e l’evoluzione delle attività agro-industriali del Gruppo – che vogliono essere volano economico ed esperienza diretta e vissuta dalla collettività.

Digitalizzazione rurale

Il primo progetto che vedrà il Gruppo impegnato è quello dedicato alla realizzazione di un’infrastruttura digitale che permetta la digitalizzazione delle aree rurali regionali. Attività questa che parte dalle realtà del Gruppo quali Consorzi Agrari d’Italia, IBF Servizi e tutte le aziende agricole del gruppo con sede nella regione. Ovviamente il sistema che verrà implementato dal Gruppo non riguarda la posa della rete di fibra ottica (che spetta agli operatori tlc), bensì riguarda la raccolta dei dati geo – spaziali, la dotazione nelle aree interessate della rete di sensori di prossimità, telecamere, creazioni delle mappe dei suoli, fondamentali per l’agricoltura di precisione.

Alla base di questo specifico progetto vi è l’esperienza diretta del Gruppo BF Spa accumulata in questi anni nei territori che lo vedono protagonista attraverso, ad esempio, l’azienda agricola Bonifiche Ferraresi, oppure IBF Servizi – Società partecipata da Bonifiche Ferraresi, ISMEA, e-GEOS e A2A Smart City – con la gestione per conto dei propri clienti degli oltre 90.000 ettari di SAU a livello nazionale.

La realizzazione di un’infrastruttura digitale applicata all’agricoltura è di primaria importanza anche per il monitoraggio ambientale del territorio. Questo aspetto diviene ancora più fondamentale se si pensa che tale progetto interesserà, visto la presenza del Gruppo in diverse realtà territoriali, tutto l’asse appenninico che va dall’Emilia Romagna, la Toscana, il Lazio, l’Abruzzo, l’Umbria e le Marche.

Tale infrastruttura permetterà in un secondo momento anche a soggetti non specializzati in agricoltura digitali quali ad esempio realtà attive in ambito turistico, trasporti e sanità di fornire i servizi potendosi appoggiare ad un territorio connesso e digitalizzato.

La Valdichiana

Il secondo asse di sviluppo del Piano strategico ruota attorno all’area della Valdichiana – cuore pulsante di BF Spa in Toscana, non solo perché vi ha sede il centro direzionale e produttivo “I Granai”, headquarter della Società nella regione, ma anche perché l’operazione di rilancio dell’area – iniziata ormai oltre tre anni fa – costituisce un esempio unico di come l’agricoltura possa rappresentare uno straordinario volano di benessere sociale, ambientale e culturale.

In quest’area, il Gruppo intende portare avanti il progetto di riqualificazione con un forte accento alla sostenibilità attraverso la creazione di un progetto di ospitalità diffusa, mobilità dolce ed edifici ad impatto zero.

Proseguirà infatti il recupero e la valorizzazione dell’importante patrimonio immobiliare di pregio rappresentato dalle Leopoldine: i restauri coinvolgeranno il secondo lotto di immobili. È inoltre interesse del Gruppo, visti l’eccellente risposta del mercato delle produzioni toscane e l’obiettivo di lanciare nuove filiere 100% italiane, incrementare la superficie fondiaria nell’area.

I progetti illustrati durante la presentazione sono legati da un unico fil rouge: consolidare e dotare di nuove iniziative e nuova linfa il piano di sviluppo della Valdichiana – un’operazione che ha trasformato quella che era una tradizionale azienda agricola cerealicola in un moderno hub agroindustriale che produce oltre 20 colture differenti, dotato di un centro di analisi e trasformazione a livello nazionale per le tisane di Le Stagioni d’Italia – brand del Gruppo BF,  che ha ancora importanti potenzialità di crescita e che verranno ulteriormente sviluppati attraverso questi investimenti.

La Maremma

Il terzo progetto illustrato nel corso dell’evento vede come protagonista la zona di Massa Marittima, un’area in cui il Gruppo BF Spa è presente con Tenuta Il Cicalino, azienda agricola entrata nel perimetro del Gruppo all’inizio del 2020 e votata alle produzioni olivicole (circa 40 mila piante ad alta produttività – varietà Morsiolo, Pendoino, Leccino e Frantoio) e all’attività agrituristica con un’offerta medio/alta (nel 2019 ha registrato presenze per oltre 15 mila persone), e la Tenuta Il Filetto, entrata nel perimetro aziendale nel mese di ottobre 2020 dopo che il Gruppo si è aggiudicato un bando dell’Unione di Comuni Montana Colline Metallifere.

Anche in questo caso, a guidare i progetti del Gruppo è il binomio vincente sostenibilità-innovazione.

Da questo punto di vista, di particolare interesse è il progetto Food Forest Farm, pensato per valorizzare gli 850 ettari – dei circa 1.000 complessivi della Tenuta Il Filetto – composti da superfici forestali. L’iniziativa Food Forest Farm – nata per rendere produttivi, dal punto di vista agricolo e agronomico, luoghi caratterizzati da boschi e foreste che per loro natura sono a bassa produttività agricola – permetterà di recuperare arboricolture autoctone, incrementare la biodiversità e valorizzare i prodotti locali il tutto utilizzando un approccio altamente innovativo e tutti gli strumenti dell’agricoltura digitale espressa dal Gruppo dalla sua società IBF Servizi.

Parallelamente, all’interno delle linee di sviluppo previste ed enunciate nel corso dell’evento, è stata illustrata l’intenzione del Gruppo BF Spa di sviluppare un polo di allevamento biodinamico italiano dedicato alla razza maremmana. Un progetto che consentirebbe innanzitutto di valorizzare l’allevamento della razza maremmana della Tenuta il Filetto. Il gruppo di bovini presenti nella tenuta conta ad oggi circa 100 capi allo stato brado. Il progetto permetterà inoltre di recuperare e riqualificare l’importante area pascolo.

Infine, affinché i progetti di BF possano essere vissuti a pieno anche dalla comunità, parte dell’area sarà dedicata alla ricettività turistica, a percorsi sensoriali, ma anche a percorsi di formazione per tutti i livelli – dalla scolarizzazione per i più piccoli fino alla ricerca e alla formazione universitaria.

Un impianto logistico di supporto agli agricoltori

Il quarto asse illustrato nel corso della conferenza è quello dedicato alla parte logistica e di supporto agli agricoltori.

Il Gruppo BF Spa intende, infatti, attraverso le società del Gruppo, rimodellare il sistema di approvvigionamento logistico attraverso un piano di riqualificazione che passa dalla realizzazione di nuovi centri di stoccaggio automatizzati con l’obiettivo di efficientare la gestione delle merci. Questi interventi saranno realizzati secondo i dettami dell’Industry 4.0.

Questo tipo di investimento – di carattere infrastrutturale, ma anche tecnologico e volto a garantire il massimo efficientamento – risulta oggi ancora più necessario se si pensa che il Gruppo è fortemente verticalizzato e dislocato con le sue attività in diverse aree geografiche oltre che impegnato in contesti socio-economici nazionali ed internazionali che richiedono alti livelli di conoscenza e di sostenibilità economica.

Un polo biologico e biodinamico

L’ultimo ambito affrontato nel corso della presentazione è quello legato ad un obiettivo generale per tutta la Toscana: la regione diventerà – per il Gruppo BF Spa – un importante polo biologico e biodinamico integrato con la GDO specializzata e dedicato alla valorizzazione dei prodotti locali.

L’obiettivo del Gruppo BF è quello di arrivare ad oltre il 50% degli ettari di SAU di proprietà in Toscana coltivato a biologico e biodinamico.

“La grande sfida che abbiamo davanti è quella di trasformare la difficoltà in opportunità – ha detto la vicepresidente e assessore all’agroalimentare Stefania Saccardi –  Nei prossimi due anni avremo i nuovi fondi dello sviluppo rurale ma anche quelli del Next Generation Eu che potranno essere un volano straordinario di sviluppo. L’operazione che oggi è stata presentata è un’operazione simbolo di quello che possiamo fare.
E’ un’azione che recupera territorio, che sviluppa biodiversità, che mette il turismo al centro con il recupero degli edifici, un modo per fare attrazione e promuovere il territorio in tutto il suo valore. Questa operazione crea produzione e innovazione, risparmio energetico e quindi attenzione ai cambiamenti climatici che rappresentano un’altra delle grandi sfide che l’agricoltura dovrà affrontare così come l’agroalimentare.
Infine, ma non infine, crea occupazione e sviluppo e questo è uno degli esempi nei quali si può coniugare innovazione ma anche osservazione del territorio con crescita, sviluppo e tradizione. Insomma, un bell’intervento fatto, tra l’altro, su terreno e patrimonio della Regione Toscana”.

“Ho accolto con molto favore l’illustrazione di un progetto di sviluppo e di crescita – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani –  che è il risultato in coerenza al rapporto che c’è tra l’imprenditore privato, BF Spa, l’istituzione pubblica che vuole valorizzare l’agricoltura anzi, il complesso della produzione della terra ma anche della sua trasformazione come l’agroalimentare e, quindi, turismo, tutela e valorizzazione ambientale. Un rapporto che testimonia quanto crediamo al valore degli investimenti che creano lavoro e occupazione, a al contempo innovazione tecnologica, e possibilità di mostrare uno stile di vita improntato sulla qualità attraverso la filiera corta di cui la Toscana è grande sostenitrice”.

“Bonifiche Ferraresi – ha proseguito Giani – è senza dubbio una realtà di grandissimo interesse. Un gruppo che ha sede in tre realtà, nella provincia di Ferrara dove è nata, in Toscana a Castiglion Fiorentino con una tenuta di oltre 500 ettari e poi a Filetto nel comune di Massa Marittima e poi il terzo polo in Sardegna.  Si tratta dunque di una realtà nazionale che oggi ha la capacità agricola di gestire oltre 8.000 ettari quindi la più ampia superficie gestita sul piano dell’agricoltura nella realtà italiana. Salutiamo e auguriamo vento in poppa a questo rapporto tra Regione e BF Spa che potrà avere sviluppi molto interessanti”.

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