Esonero contributi previdenziali filiere agricole. Filiera agrumicola dimenticata ed esclusa da Decreto ministeriale

«Nel decreto del 15 settembre emanato dai ministeri del Lavoro, delle Politiche Agricole e dell’Economia ci si è dimenticati degli agrumi». Lo fa rilevare Federica Argentati, presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia.

Il provvedimento, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 20 ottobre, prevede «l’esonero straordinario dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro, dovuti per il periodo dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2020» con il preciso scopo «di favorire il rilancio produttivo e occupazionale delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura» in attuazione delle misure anti-Covid previste dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.

SCARICA – ATTO COMPLETO decreto sgravi –  CODICI ATECO

«Nel decreto interministeriale si fa riferimento alle “filiere agricole” – specifica Argentati – ma ci si è dimenticati di quella agrumicola e probabilmente di molte altre filiere. Tra l’altro, nell’allegato al decreto, dove si indicano i codici Ateco delle attività che possono beneficiare dell’esonero dei contributi, per quanto riguarda l’ambito agricolo ci si riferisce quasi sempre solo alla coltivazione. C’è per esempio, la coltivazione dell’uva. Ma anche in questo caso, si intende solo la produzione dell’uva o anche la produzione del vino che costituisce una importante parte della filiera? Insomma, non riusciamo a capire quale sia la ratio, perché se si parla di filiere dovrebbero essere comprese anche le attività che vanno oltre la produzione, come la trasformazione.

Ci chiediamo quindi – prosegue Argentati – quale sia stato il criterio che ha suggerito di indicare alcuni comparti e lasciarne fuori altri e come mai non si faccia riferimento alle intere filiere produttive, con tutte le attività direttamente coinvolte. Perciò – aggiunge Argentati – chiediamo ai ministri competenti di rivedere quanto decretato, includendo nella loro interezza le filiere agricole e con esse anche quella agrumicola che in Sicilia è uno dei comparti produttivi che maggiormente partecipa al Pil regionale. L’esonero dal versamento dei contributi, inoltre, permetterebbe alle imprese di tutta la filiera di ricevere un importante supporto in un momento storico davvero complicato a causa della pandemia».

 

Informazione pubblicitaria