PISTOIA – Una legge sul florovivaismo in tempi rapidi e con risorse adeguate, che possano permettere al comparto toscano di essere tutelato e competitivo sui mercati internazionali.
E’ in sintesi quanto è emerso dall’incontro online, organizzato da Cia Agricoltori Italiani Toscana Centro, in cui è stato fatto il punto sulla Proposta di legge Liuni, sulla “disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico”. Legge sul florovivaismo che sarà in audizione in Commissione agricoltura del Senato proprio oggi, 2 marzo.
Un incontro che ha visto la partecipazione di un centinaio di aziende della zona di Pistoia, Pescia e Lucca.
«Un comparto – ha sottolineato Sandro Orlandini, presidente Cia Toscana Centro -, che nonostante le difficoltà dovute ad un anno di pandemia, si mostra dinamico e vitale. Grazie, in primis, alla capacità imprenditoriale ed al dinamismo degli operatori del settore, affiancati da investimenti capaci di garantire innovazione, sostenibilità e competitività delle aziende.
Oggi ci troviamo in un contesto economico e produttivo globalizzato e quindi è sempre più necessario garantire un adeguato supporto agli imprenditori che operano in questo settore, con l’obiettivo di rafforzare la leadership che il florovivaismo toscano rappresenta.
Per questo una legge ad hoc potrebbe dare una spinta importante e necessaria a tutto il settore, che rappresenta il 30% delle produzione lorda vendibile dell’agricoltura toscana».
Fra gli interventi quello della senatrice Caterina Biti, vicepresidente Commissione agricoltura Senato.
«Sulla legge – ha detto Biti – vogliamo fare presto, ma vogliamo fare anche bene e quindi migliorarla. Con la pandemia c’è stata grande attenzione al settore, così come si è visto anche nei vari Decreti emergenziali». Per Biti sarà importante avere sempre più attenzione per il verde urbano, anche per gli obiettivi del Green Deal, e, alla formazione.
Nel suo intervento il senatore Patrizio La Pietra, relatore della Legge Liuni ha ricordato come «il Disegno di legge preveda anche la costituzione di un marchio che può dare un valore aggiunto commerciale alle produzioni italiane»; ma anche che «la cifra di 1 milione di euro per la promozione del settore è esigua, se confrontata con quelle investite dai paesi concorrenti europei».
Per Aldo Alberto, presidente Associazione Florovivaisti Italiani «si tratta di una buona legge, per cui, l’auspicio è che possa essere approvata più in fretta possibile».
Le conclusioni dell’incontro affidate al presidente Cia Toscana, Luca Brunelli, che ha ricordato l’importanza di utilizzare le risorse in arrivo a disposizione, come quelle del Recovery Plan «perché se non lo facciamo oggi, non avremo altre occasioni nei prossimi decenni»; ma anche «ricordare agli agricoltori che è necessario fare sistema per andare avanti», e l’importanza di investire in ricerca ed innovazione e quindi trasferirle alle aziende.