Giornata nazionale del Paesaggio. Centinaio (Mipaaf): luoghi testimoni della cultura dell’uomo. A rischio senza agricoltura

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ROMA – “La Giornata nazionale del Paesaggio, è un’ulteriore occasione per ricordare come l’agricoltore sia il guardiano del territorio e della salvaguardia dell’ambiente e non il contrario. I paesaggi italiani, infatti, rispetto alla maggior parte dei paesaggi europei, sono il risultato della stratificazione e della molteplicità delle civiltà. Generando culture e colture che hanno contribuito alla salvaguardia della biodiversità e alla tenuta del territorio attraverso tecniche di coltivazione, costruzioni e opere irrigue. Dove non c’è agricoltura, il paesaggio è a rischio”.

Così il sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali Gian Marco Centinaio in occasione della Giornata nazionale del Paesaggio.

“A dimostrare la veridicità di questa affermazione è il termine stesso ‘paesaggio’ che deriva dal latino ‘pagensis’, (aggettivazione di pagus, pietra di confine), ovvero territorio colonizzato e abitato dall’uomo. Il paesaggio non è soltanto l’ambiente naturale, ma è il luogo dove la storia umana si è sviluppata e ha lasciato le sue tracce”.

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