Myanmar. Confagricoltura: giuste le sanzioni UE. Si valuti ora rapida sospensione delle agevolazioni sulle importazioni

ROMA – “Una decisione necessaria e assolutamente giustificata, alla quale va il nostro pieno sostegno”.

Così il presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a proposito delle sanzioni annunciate oggi, a Bruxelles, per il colpo di Stato in Myanmar e la successiva repressione delle manifestazioni.

“L’Unione – ha aggiunto Giansanti – continuerà ad esaminare tutte le possibili opzioni per inasprire le sanzioni. Va anche considerata la rapida sospensione delle agevolazioni tariffarie sulle importazioni da Myanmar, quale Paese meno avanzato, destinate alla UE”.

Relativamente al settore agroalimentare, le importazioni di riso Japonica, in assenza di dazi doganali, sono passate da 31.500 tonnellate nel 2018 a 158.700 alla fine dello scorso anno.

“La situazione in Myanmar – prosegue il presidente della Confagricoltura – non è meno grave di quella che ha portato alla decisione di sospendere per violazione dei diritti umani le concessioni tariffarie a favore della Cambogia”.

“La Commissione europea è al corrente che i vantaggi delle concessioni commerciali della UE non arrivano fino ai produttori di riso. Si concentrano su pochi operatori commerciali, tra cui rientrano alcune strutture vicine o controllate dalle Forze armate di Myanmar”.

“Solo una quota molto limitata delle esportazioni verso gli Stati membri dell’Unione è gestita da società private del Myanmar”, conclude Giansanti.

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