Gelate. L’analisi dei danni di Terre dell’Etruria, Carlotti: occorre pensare a nuovi modelli che tutelino gli agricoltori

DONORATICO (LI) – L’ondata di gelo dei giorni scorsi ha provocato ingenti danni alle produzioni della costa e dell’entroterra toscano.

Una situazione di difficoltà che Terre dell’Etruria – realtà cooperativa con 3.500 aziende associate – ha denunciato con urgenza, manifestando pieno appoggio a tutti i suoi soci e agli agricoltori colpiti.

I sopralluoghi effettuati dai tecnici della Cooperativa hanno messo in evidenza un quadro omogeneo e complesso.

“Le conseguenze sono state importanti – riferisce il dottor Paolo Granchi – è evidente un allessamento della vegetazione su vite lungo tutta la costa. Il danno sui giovani impianti e su quelli in produzione è arrivato a toccare l’80-90% delle piante interessate, colpendo soprattutto varietà precoci come Merlot, Cabernet franc, Chardonnay e Viognier. Per quanto concerne le piante da frutto, è andato invece in fumo circa il 90% della produzione.

Al contempo, sui germogli d’olivo che si sono sviluppati nelle ultime due settimane si iniziano a notare i primi appassimenti. Una diagnosi più precisa potremo comunque farla tra 10-15 giorni, prendendo atto che le gelate tardive saranno un problema destinato a crescere nei prossimi anni: basti considerare che dal 2013 ad oggi se ne sono verificate cinque.

La soluzione non è semplice da individuare; tuttavia, visto che si tratta di gelate d’irraggiamento, sarà fondamentale valutare sul piano territoriale possibili risoluzioni in concomitanza con le produzioni di qualità».

La situazione riportata da Granchi trova conferma in quella tracciata da Paolo Simonelli, responsabile del settore Ortofrutta di Terre dell’Etruria.

“La gelata – aggiunge Simonelli – ha colpito duramente anche la produzione ortofrutticola. Sono risultati salvi – almeno in parte – gli asparagi e i primi trapianti di melone. I danni maggiori sono stati invece riscontrabili nelle coltivazioni di fave, negli alberi da frutto in Maremma e nei carciofi, che hanno registrato una perdita di oltre il 70%. Proprio per i carciofi avevamo già scontato un abbassamento delle temperature nel mese di febbraio, con disagi che ci avevano costretti ad immettere sul mercato del consumo fresco prodotti con le bratte esterne danneggiate. Ad ogni modo, sono certo che troveremo insieme un modo per rispondere alle avversità climatiche”.

Interventi compensativi, positiva procedura Regione

Le criticità, sommate alla difficile annata che sta attraversando anche il settore cerealicolo, hanno infine trovato voce nelle parole decise del presidente di Terre dell’Etruria, Massimo Carlotti: “La procedura avviata dalla Regione per gli interventi compensativi è sicuramente positiva. Ritengo però importante che gli indennizzi arrivino in tempi rapidi e siano adeguati alla portata dei danni che le gelate hanno causato.

La situazione è complessa e le calamità naturali degli ultimi anni hanno colpito duramente tutta la Toscana. Serve quindi gioco di squadra per trovare modelli nuovi ed efficaci, più consistenti rispetto a quelli attuali e in grado di assicurare agli agricoltori tanto il reddito atteso quanto un costo di copertura assicurativa congruo.

Come Terre dell’Etruria ci stiamo sforzando di pensare a possibili soluzioni da proporre, consapevoli dell’imprescindibilità di un confronto con la Regione, gli agricoltori, gli esperti del clima, Legacoop Toscana e i gruppi assicurativi”.

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