Vicenda pomodoro da industria. Brunelli (Cia Toscana): Bene riapertura stabilimento, tutelare anche le aziende conferitrici

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FIRENZE –  “Accogliamo positivamente la conferma della riapertura dello stabilimento Petti, con le prescrizioni indicate dalla Regione Toscana. Ma oltre al sospiro di sollievo per i 130 dipendenti, è necessario sottolineare quanto sia importante che la campagna del pomodoro da industria prosegua senza interruzioni, per migliaia di coltivatori della Val di Cornia e di altre zone della Toscana – per mille ettari di coltivazioni – che conferiscono agli stabilimenti di Italian Food di Venturina”.

A sottolinearlo è Luca Brunelli, presidente Cia Agricoltori Italiani della Toscana, dopo la chiusura dello stabilimento, nella scorsa settimana, in seguito all’operazione dei Carabinieri che ha portato al sequestro di circa 4.500 tonnellate di pomodoro (per un valore di oltre 3 milioni di euro), e alla denuncia di sei persone per frode in commercio.

La coltura del pomodoro da industria ha necessità di programmazione – sottolinea la Cia Toscana -, che parte già con la fine della precedente campagna, per l’individuazione dei terreni, l’acquisto delle piantine. Non si possono modificare gli ordini (delle produzioni) dalla sera alla mattina. “Per cui, pur accogliendo positivamente gli esiti della recente Conferenza dei servizi – prosegue Brunelli – resta la preoccupazione per le aziende produttrici, per i lavoratori e per la campagna. Senza campi coltivati a pomodoro, non si fanno i prodotti (pelati, passata, concentrato): per cui è necessario fare attenzione e preoccuparsi dell’intera filiera, di definire buoni accordi, di riconoscere il giusto prezzo agli agricoltori, di valorizzare le filiere locali anche per ragioni eco-ambientali”.

Anche perché – aggiunge Cia Toscana – il tema dello scarico dei reflui diventa centrale nel momento della trasformazione (nel periodo che va dalla fine di luglio alla fine di settembre) quando sono in lavorazione 12-18mila quintali di materia prima fresca al giorno, con grande variazione rispetto alle condizioni in cui viene consegnata alla fabbrica e, conseguentemente, sulla qualità degli scarichi al depuratore.

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