Enoturismo, il vino veneto riparte da Cantine Aperte

VENEZIA – Degustazioni guidate in vigna, passeggiate a piedi e in bicicletta sui sentieri dei Colli Euganei, visite alle ville venete, spazi per l’arte e la cultura. Sabato 29 e domenica 30 maggio il mondo del vino veneto riparte con “Cantine Aperte”, la kermesse organizzata dal Movimento turismo del vino in cui le aziende vitivinicole apriranno le porte agli enoturismi di ogni età.

30 cantine aderenti in tutta la regione

Sono trenta le cantine della regione che hanno aderito all’iniziativa, pronte ad accogliere gli ospiti a numero chiuso e su prenotazione proprio per garantire la massima sicurezza e le norme sul distanziamento. «Dopo un lunghissimo stop, che per l’enoturismo dura dal novembre 2019, abbiamo una grande voglia di ripartire – dice Giorgio Salvan, presidente regionale del Movimento turismo del vino e titolare dell’azienda Salvan di Due Carrare -. Il mondo del vino ha voglia di tornare a incontrare gli appassionati e far conoscere i vigneti, anche se c’è ancora molta prudenza perché dalla pandemia non siamo ancora usciti. Proprio per questo abbiamo deciso di raddoppiare gli appuntamenti. Oltre a quello di sabato e domenica prossimi, ci sarà un altro weekend di “Cantine Aperte” il 19 e 20 giugno. Il nostro motto quest’anno sarà “Il vino nasce in vigna”: vogliamo far vedere come sono coltivate le viti, come viene gestita la vendemmia verde, come fare varietà diverse con vigne diverse. Ma quest’evento sarà solo un assaggio: le aziende enoturistiche saranno aperte tutto l’anno con attività culturali, didattiche, di conoscenza e scoperta del mondo del vino, degustazioni, passeggiate, aperitivi e picnic tra i filari».

Tantissime le proposte per gli enoappassionati

Dai vini “resistenti” nelle cantine di montagna ai piedi delle Dolomiti, con la cantina bellunese Pian delle Vette, alla visita di Villa Emo Capodilista nel Padovano; dalle passeggiate sui Colli Euganei alle visite al Castello di Roncade nel Trevigiano; dai picnic in vigna nel Vicentino, nella cantina Transit Farm, ai vini bio della Valpolicella.

Giustiniani (Confagricoltura Veneto): «Felici che la ripartenza sia con una manifestazione molto importante»

«Il movimento del turismo del vino riparte dopo un anno di stop – sottolinea Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto – e siamo felici che la ripartenza sia con una manifestazione molto importante, che da quasi 30 anni offre l’occasione a tutti gli appassionati di stare all’area aperta tra i vigneti sorseggiando un buon vino, consentendo la crescita dell’offerta di attività e iniziative delle moltissime cantine nel territorio che hanno deciso di investire in questo settore. L’enoturismo è nato formalmente nel 2019 con la pubblicazione delle linee guida, ma solo ora vede veramente la luce dopo la lunga emergenza Covid. Il canale Horeca sta ricominciando a muoversi e, nonostante il meteo non abbia aiutato nelle ultime settimane, c’è molto ottimismo e speranza di tornare a marciare con il turismo rurale. Ricordiamo che in Italia la filiera del turismo del vino vale oltre 2,5 miliardi di euro di fatturato annui e che gli enoturisti incidono per il 26,9% sul fatturato delle aziende vitivinicole e per il 36% su quello di ristoratori, albergatori e produttori di tipicità».

Per adesioni e programmi: mtvveneto.it/it/news.html

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