Bonus acqua potabile. Credito d’imposta per i sistemi di trattamento dell’acqua

FIRENZE – Sono stati finalmente definiti i criteri applicativi del credito d’imposta per l’acquisto di sistemi per il trattamento e miglioramento delle acque potabili.

Il credito d’imposta dovrebbe essere pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare, per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti.

Possono richiedere e fruire del credito d’imposta:

a) le persone fisiche non esercenti attività economiche, per l’ammontare massimo delle spese ammissibili di mille euro per unità immobiliare;

b) i soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religioni civilmente riconosciuti, con ammontare
massimo delle spese di cinquemila euro per ciascun immobile adibito ad attività commerciale, professionale o istituzionale.

Anche gli imprenditori agricoli ed in particolare gli agriturismo, possono quindi beneficiare del credito d’imposta in commento, entro il limite di cinquemila euro di spesa per immobile.

Le spese devono essere effettuate nel periodo 1° gennaio 2021/31 dicembre 2022. Le spese sostenute devono essere supportate da fattura elettronica o documento commerciale, sui quali deve essere riportato il codice fiscale del richiedente il credito.

Per le spese sostenute fino al 16 giugno è possibile integrare manualmente la fattura (o sul documento commerciale), anche se emessa in formato elettronico, previa stampa di quest’ultima. Sono validi i pagamenti in qualunque modo effettuati fino al 16 giugno, mentre per quelli successivi è necessario il pagamento tracciato, bonifico bancario o
postale, comunque non in contanti.

Dal 1° al 28 febbraio dell’anno successivo alla data di sostenimento delle spese agevolabili, l’interessato dovrà presentare all’Agenzia delle entrate una comunicazione delle spese ammissibili. Il credito d’imposta sarà utilizzabile in compensazione tramite Modello F24 con codice tributo che sarà istituito nei prossimi mesi. L’ammontare del credito d’imposta potrebbe risultare inferiore al 50% previsto, dato che le risorse destinate a questo intervento sono piuttosto ridotte.

La rubrica Fisco Lavoro

Informazione pubblicitaria