Credito agricoltura. Gallinella: pegno rotativo anche per le imprese olivicole

PARMA – “Come già anticipato alcuni mesi fa, anche il comparto olivicolo-oleario nazionale potrà beneficiare del Pegno Rotativo è stato infatti implementato il portale informatico del Mipaaf in cui sarà possibile registrare telematicamente le operazioni”. A sottolinearlo è Filippo Gallinella, presidente della Commissione Agricoltura della Camera.

Lo strumento di accesso al credito è già attivo per il comparto vitivinicolo e ha permesso di immettere, in pochi mesi dalla sua attivazione, oltre 30 milioni di euro di liquidità nelle imprese agricole con un costo pari a zero per le casse dello Stato.

“Il Pegno Rotativo – continua Gallinella – è stato introdotto con il Dl Cura Italia, grazie ad un emendamento promosso dal collega Alberto Manca, che ho sottoscritto, e Giuseppe L’Abbate che ha supportato a livello ministeriale l’applicazione di questo strumento tecnico: un’opportunità importante e concreta per poter dare liquidità alle imprese olivicole-olearie, soprattutto in questo periodo in cui si registra un forte aumento dei costi che devono sopportare”.
“Stiamo inoltre sperimentando l’applicabilità di alcuni di questi requisiti destinati alle Dop e alle Igp anche a prodotti non a denominazione, come i cereali oltre a vini e oli comuni, su cui è necessario risolvere le questioni legate a prezzi e registri, entrambi utili per dare certezza economica e fattiva alla garanzia. Per i prezzi, si potrebbe ad esempio far riferimento alla Borsa Merci Telematica Italiana che si è già occupata della promozione di finanziamenti per lo stoccaggio e commercializzazione dell’olio da parte delle Op e Aop. Il tutto senza contributi pubblici, tenendo fermo il principio che l’agricoltura chiede unicamente prodotti di finanziamento moderni e adeguati alle proprie esigenze, al pari degli altri settori dell’economia” ha aggiunto Gallinella.
“Il pegno rotativo è un esempio di quanto è stato fatto per facilitare l’accesso al credito delle aziende del settore primario, mentre la sua ‘evoluzione’ indica che molto si può ancora fare con il contributo di tutti gli interessati”.
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