Sostenibilità. Presentato oggi a Montecitorio da Gallinella il progetto per gli agricoltori

Il presidente della Commissione Agricoltura della Camera Filippo Gallinella

ROMA – “Un software che permette all’agricoltore di poter misurare le performance ambientali della propria impresa agricola, attraverso input immediati e facilità di utilizzo così da avere informazioni chiare, omogenee e certificate. È stato presentato alla Camera ‘La Sostenibilità Conta’, il modello di calcolo elaborato da Silvio Franco, Angelo Martella ed Elisa Biagetti del team di ricerca dell’Università della Tuscia che permette di valutare il bilancio ecologico tra l’offerta e la domanda di capitale naturale in un sistema produttivo agricolo”. Lo dichiara il deputato Filippo Gallinella (M5S), presidente della commissione Agricoltura e promotore dell’iniziativa tenutasi oggi presso la sala stampa di Montecitorio.

“Partendo da dati oggettivi e pubblici – aggiunge Gallinella -, come quelli del fascicolo aziendale e del quaderno di campagna, attraverso un software intuitivo e facilmente utilizzabile sia direttamente dall’agricoltore sia da un tecnico o un agronomo. Avremo così un metro dell’impronta ecologica della singola impresa così da avere una valutazione nonché poter comprendere quali interventi migliorativi attuare, così da essere maggiormente sostenibili”.

“Nonostante le contingenze del momento – prosegue Gallinella -, non dobbiamo smettere di guardare al futuro e alla sostenibilità ambientale che rimane un argomento cardine delle politiche da attuare. Mi adopererò per condividere il software di calcolo della sostenibilità con gli agricoltori, anche per il tramite delle associazioni di categoria, affinché si prenda piena consapevolezza degli sforzi già compiuti e di quelli ancora da fare per poter finalmente comunicare in maniera chiara e inequivocabile al consumatore”.

“Calcolare la sostenibilità, infine, ci permetterà di avere una misurazione oggettiva al fine di produrre in modo meno impattante sull’ambiente e le sue risorse, nel mondo meno invasivo possibile per rendere sempre più virtuosa la produzione agricole” conclude.

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