Giv: più tutele, diritti e conciliazione vita-lavoro nel nuovo contratto integrativo di Gruppo Italiano Vini

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ROMA – Fai, Flai, Uila hanno siglato ieri il rinnovo del contratto integrativo con Gruppo Italiano Vini, valido per il quadriennio 2022/2025.

“Il contratto, fortemente atteso dalle lavoratrici e dai lavoratori del Gruppo, ha migliorato ed ampliato diritti e tutele, pur in un contesto socio-economico di particolare complessità” dichiarano Fai-Flai-Uila esprimendo soddisfazione per l’ipotesi di accordo raggiunta “frutto di un sistema di relazioni sindacali costruttivo e capace di ricercare le giuste soluzioni a tutela di tutti i dipendenti del Gruppo. Il rinnovo dell’integrativo, che passerà al vaglio delle lavoratrici e dei lavoratori per l’approvazione finale” proseguono i sindacati “rappresenta una risposta concreta alle necessità dei dipendenti sia sul versante economico che su quello delle tutele e del welfare, aspetti centrali in un momento come questo in cui i salari perdono quotidianamente potere d’acquisto e l’accesso a molti servizi è sempre più complicato”.

Tra gli elementi qualificanti del rinnovo, vi è il rafforzamento ulteriore dei capitoli relazioni sindacali sia a livello di Gruppo che di sito attraverso diversi momenti di confronto partecipativo, in modo da coinvolgere lavoratori, lavoratrici e le loro rappresentanze in tutti i processi aziendali. Sul tema ambiente e sostenibilità si è definito l’avvio di una fase partecipativa ai processi di transizione verso un maggiore impegno di tutto il mondo del lavoro.

Centrali poi i temi della formazione, con l’istituzione di una Commissione tecnica paritetica su innovazione e formazione e il riconoscimento di 8 ore annue di diritto alla formazione; salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; appalti e conciliazione tra i tempi di vita e lavoro, con il riconoscimento di un ulteriore giorno di permesso retribuito al padre in occasione della nascita del figlio, un ulteriore giorno retribuito all’anno per la malattia del figlio fino ai 10 anni, due ore e mezza di permessi per visite specialistiche per le lavoratrici e i lavoratori.

Previste novità anche in materia di contrasto alle molestie e al mobbing, cessione delle ferie solidali tra i lavoratori con il contributo dell’azienda e lavoro agile.

Dal punto di vista economico, è stato incrementato il premio di risultato variabile per la parte industriale di 235 euro mentre per la parte agricola è stato stabilito un incremento del premio del 15%. Prevista, infine, l’istituzione del welfare contrattuale dando la possibilità ai lavoratori di accedere volontariamente a questo sistema, privilegiando previdenza complementare, assistenza sanitaria integrativa, prestazioni di sostegno alla genitorialità e servizi di assistenza per gli anziani non autosufficienti. Inoltre, per i lavoratori che decideranno di convertire una parte del premio di risultato variabile in welfare, è riconosciuto un ulteriore controvalore economico fino al 13% dell’importo convertito, aggiuntivo al valore del premio.

 

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