Olio. L’Uci al tavolo di filiera del Masaf, bene i provvedimenti a sostegno del settore

ROMA – Un importante appuntamento convocato dal Sottosegretario Senatore La Pietra, che ha di recente ottenuto la delega al settore olivicolo, ha avuto luogo ieri presso la Sala Clemente del MASAF. Oltre all’UCI, erano presenti i principali attori della filiera olivicola, dalle Associazioni di Organizzazioni di produttori a quelle rappresentative dei frantoi oleari, riuniti intorno al tavolo per analizzare lo stato dell’arte della filiera e fornire utili contributi per favorirne una maggiore valorizzazione.

Il comparto dell’olio evo, da tempo affronta criticità strutturali con una riduzione del potenziale produttivo, nel recente passato. Riguardo il ripristino dei livelli produttivi, l’UCI ha più volte manifestato apprezzamento per la messa a disposizione e l’attuazione di un piano da 30 Milioni del Fondo Filiere Agricole finalizzato all’ammodernamento ed alla realizzazione di nuovi impianti olivicoli; un settore che deve tornare al centro dei temi agricoli poiché rappresenta l’opportunità per sostenere le economie delle comunità rurali, oltre al ruolo ambientale e sociale.

Per l’UCI ha partecipato ai lavori il dott. Antonio Stea dell’area tecnica dell’UCI nazionale, che ha indicato al tavolo alcune priorità di intervento per la valorizzazione dell’olivicoltura, con l’auspicio che le opportunità offerte dal PNRR – Missione Agricoltura – e dalla nuova Politica agricola, possano essere occasione per rafforzare il comparto olivicolo-oleario.

Tra le principali priorità ci sono: la valorizzazione dell’olivicoltura delle aree interne del Paese a rischio abbandono; migliorare la capacità e la qualità dello stoccaggio e la concentrazione dell’offerta; puntare ad una comunicazione istituzionale che possa mettere in evidenza le qualità dell’evo e dunque porre le aziende italiane nelle condizioni di poter ambire a mercati sempre più importanti.

L’Unione Coltivatori Italiani ha poi evidenziato la necessità di intervenire per ridurre gli effetti della Xylella sul sostegno previsto dalle nuove regole applicative della PAC al reddito degli olivicoltori del Salento. L’UCI nello specifico ha chiesto al Sottosegretario di intervenire prontamente con alcune misure contenute nella nuova PAC, ovvero la necessità di poter disporre decreti di deroga per l’applicazione dell’ecoschema del tipo 3, rendendo ammissibile questa tipologia di pagamento destinato alla manutenzione degli olivi per i produttori che manifesteranno impegno al reimpianto di nuovi olivi.

Un altro importante e necessario decreto di deroga, è quello che consente alle aziende olivicole di aderire e chiedere il premio accoppiato olio sulle superfici olivicole nelle zone delimitate e divenute improduttive a causa della diffusione del batterio Xylella fastidiosa. La mancata attuazione delle due deroghe significherebbe non offrire adeguati strumenti per ricostruire l’olivicoltura di mezza regione. Il Sottosegretario ha ascoltato le indicazioni dell’Unione Coltivatori Italiani indicando come la Xylella sia un tema a caratura nazionale assicurando totale impegno, oltre ad un eventuale nuovo piano olivicolo.

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