Campania: approvato il Defrc 2024-2026. Assessore Caputo: Sei linee d’azione per la nuova politica agroforestale

NAPOLI – Lo scorso 2 agosto il Consiglio regionale della Campania ha approvato il Documento di Economia e Finanza della Regione Campania (Defrc) 2024-2026.

Il documento programmatico delinea le linee di finanza regionale e definisce gli obiettivi strategici e le azioni di politica regionale che saranno attuate nel prossimo triennio, nell’ambito dell’attuale contesto economico nazionale e mondiale. Un documento articolato in missioni e programmi e in stretta correlazione con il bilancio di previsione, che sarà presentato dalla Giunta nel prossimo autunno.

Con un post su Facebook l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, ha fatto il punto sulle principali novità del Defrc per l’agricoltura. Di seguito le parole dell’assessore:

“Per quanto riguarda il settore agricolo e forestale, la programmazione economica della Regione Campania 2024-2026 si articola in sei linee di azione: Competitività, innovazione e sviluppo dell’economia e delle aree rurali; Sostenibilità dei sistemi produttivi agroforestali, contrasto ai cambiamenti climatici, tutela della biodiversità e delle risorse naturali; Sicurezza alimentare, valorizzazione delle filiere, tutela e promozione dei prodotti agroalimentari; Sviluppo e sostenibilità del settore ittico e acquicolo; Sviluppo locale e coesione sociale; Rafforzamento del sistema della conoscenza.

Con il 2024 ha inizio di fatto una fase completamente nuova della politica agricola regionale, con riferimento al mutato contesto europeo, nazionale e regionale, come anche ai nuovi strumenti a disposizione per la definizione e l’implementazione delle politiche e delle azioni. Le 6 linee di azione sintetizzate nelle schede del Defrc concorrono a definire la nuova politica agroforestale della Campania, per il conseguimento degli obiettivi del rinnovato quadro programmatico comunitario e nazionale.

Nel biennio 2022-2023 la politica agricola regionale ha dovuto concorrere alla più ampia politica anticiclica e di coesione che l’Amministrazione regionale ha posto in essere per contrastare e mitigare gli impatti della pandemia e del conflitto Russia-Ucraina sul sistema delle aziende agricole regionali. Le politiche emergenziali tempestivamente messe in campo a favore del settore agricolo regionale hanno contribuito a moderare gli impatti sul sistema delle aziende e le famiglie delle due emergenze – sanitaria e bellica – anche se difficoltà di contesto permangono, legate al costo dell’energia, all’indebolimento della domanda, all’incertezza sui mercati internazionali, all’aumento del costo del denaro.

Ciò nonostante, risulta evidente come le priorità delle politiche pubbliche in agricoltura a partire dal 2024 appaiono radicalmente mutate rispetto al biennio precedente. L’obiettivo dominante non è più (solo) quello di contrastare le emergenze, quanto piuttosto di definire e attuare una nuova politica di crescita e adeguamento strutturale del settore agricolo regionale con il ricorso agli strumenti innovativi e alle risorse della Politica agricola comune 2023-2027, del Fondo europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, degli altri fondi comunitari nonché delle risorse di Next Generation Eu e del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.

Come è noto, le regole e le procedure di attuazione della Pac 2023-27 presentano importanti novità rispetto al periodo di programmazione precedente. Non siamo più difronte a un programma di sviluppo rurale regionale, ma a un Piano strategico nazionale della Politica agricola comune. Si tratta di uno strumento unico per i due pilastri della Pac con misure definite a scala nazionale, per ciascuna delle quali la Campania ha stabilito priorità di attivazione, specificità attuative e dotazione finanziaria, in funzione dei suoi fabbisogni specifici.

La sfida per la Campania è ora quella di interpretare con efficienza e determinazione il nuovo quadro di regole e procedure, all’interno delle “regole di condominio” nazionali ancora in fase di definizione, per assicurare alle aziende agricole regionali il necessario sostegno e orientamento, garantendo un flusso adeguato e tempestivo di aiuti. Le sei linee di azione della politica agricola regionale intendono fornire risposte operative adeguate a tutti i problemi e le sfide che abbiamo davanti, garantendo anche per il prossimo periodo di programmazione il sostegno della Regione a un settore agricolo regionale in forte evoluzione, all’interno del nuovo quadro di regole, attraverso un uso il più tempestivo, integrato ed efficiente delle risorse messe a disposizione dalla pluralità di strumenti finanziari a disposizione”.

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