Olio extravergine, Serpillo (UCI): Preoccupante flessione della produzione per la raccolta 2023

ROMA – Annata difficile per l’olio extravergine d’oliva italiano.

Il presidente dell’Unione Coltivatori Italiani (UCI), Mario Serpillo, ha analizzato l’andamento della raccolta delle olive attualmente in corso, dedicando nel dettaglio l’attenzione alle diverse realtà regionali e alle criticità che il settore oleario sta affrontando in Italia.

TOSCANA

“Siamo oramai giunti al momento dell’anno più atteso dai produttori di olio. Le prime stime per la raccolta delle olive in Toscana non portano buone notizie, si prevede una riduzione tra il 20 e il 25% della produzione, principalmente a causa di condizioni meteorologiche avverse. Le piogge di maggio hanno bloccato l’impollinazione, mentre la siccità estiva e le grandinate hanno aggravato la situazione.”

“Tuttavia – ha sottolineato Serpillo – il Consorzio Tutela Olio Toscano IGP assicura che la qualità dell’olio rimarrà alta nonostante la riduzione della quantità. Le piante hanno subito stress a causa del caldo torrido di luglio e agosto, causando la caduta di una parte delle olive. Coloro che hanno potuto irrigare sono stati in grado di recuperare parte della produzione. È importante notare che, nonostante la riduzione prevista, la Toscana sembra essere meglio posizionata rispetto ad altre regioni europee in Paesi come Spagna, Tunisia e Grecia, dove la diminuzione della produzione è prevista in misura molto maggiore.”

PUGLIA

La situazione in Puglia, tradizionalmente la più grande produttrice di olio d’oliva in Italia, è invece molto critica. “Le tempeste autunnali hanno devastato gli uliveti, con temporali, piogge violente, venti fortissimi e grandinate che hanno distrutto molte piante – sottolinea -. Alcuni agricoltori hanno segnalato la perdita dell’intero raccolto. Le associazioni di produttori hanno chiesto lo stato di calamità naturale e l’intervento delle autorità locali per sostenere gli agricoltori colpiti. I danni sono stati particolarmente gravi nelle province di Capitanata, Barletta-Andria-Trani e nell’area metropolitana di Bari. Le condizioni meteorologiche estreme si stanno verificando con maggiore frequenza, mettendo a dura prova gli agricoltori della regione”.

SICILIA

“Nella regione Sicilia – ha proseguito il Presidente Mario Serpillo – l’annata olearia 2023 è iniziata con la raccolta delle prime olive della varietà Moresca. Le prime stime indicano una riduzione del raccolto, con una diminuzione prevista del 20% rispetto all’anno precedente. Le alte temperature estive hanno ridotto la pressione della mosca olearia, ma la presenza recente di molti adulti di mosca solleva preoccupazioni per una possibile nuova generazione. Gli agronomi raccomandano l’uso di trappole per il monitoraggio e la gestione della mosca olearia, sottolineando che queste trappole sono efficaci ed economiche. La situazione in Sicilia presenta alti e bassi, con una produzione inferiore ma ulivi relativamente sani”.

LIGURIA

Infine espresso la sua preoccupazione riguardo alla situazione nella regione Liguria: “Purtroppo le prospettive per la raccolta di olive e la produzione di olio sono allarmanti. Si stima una perdita che potrebbe raggiungere fino al 70% rispetto all’anno precedente. La produzione di olive è in costante declino negli ultimi tre anni, principalmente a causa di fattori quali lo stress idrico e i problemi fitosanitari. La presenza della mosca olearia ha peggiorato ulteriormente la situazione.”

Serpillo a fronte di un quadro diffusamente grave, ha sollecitato un impegno congiunto per sostenere gli agricoltori italiani in un momento tanto critico. “L’UCI lavorerà in stretta collaborazione con le autorità locali ed i produttori affinché dal Governo e dalle Istituzioni europee siano messe in atto soluzioni e misure di sostegno a breve e lungo termine. Le difficoltà produttive in Italia hanno determinato un impatto significativo sull’aumento dei prezzi dell’olio d’oliva, sia nel mercato interno che a livello internazionale, dal momento che anche gli altri paesi dell’area mediterranea stanno affrontando nel settore olivicolo una crisi analoga”.

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