Brunello di Montalcino, tra vendite e enoturismo il successo della denominazione toscana

MONTALCINO (SI) – Accelera l’enoturismo a Montalcino che nei primi 8 mesi del 2023 registra oltre 150mila presenze, in crescita del 2% sul pari periodo già da record del 2022 grazie a uno sprint estivo che vale quasi l’80% dei flussi. Con quasi 60mila arrivi, il borgo toscano si conferma destinazione enoica sempre più cosmopolita con un incremento dei turisti stranieri che tocca la doppia cifra (+10%), mentre cedono il passo gli italiani, in calo del 13%, riassestandosi sui valori precovid.

Lo rileva, in occasione della seconda giornata della 32^ edizione di Benvenuto Brunello, il Consorzio del vino Brunello di Montalcino che ha elaborato i dati provvisori dell’ufficio regionale di statistica della Toscana sul periodo gennaio-agosto.  Il quadro delle presenze suddivise per macroaree – osserva il Consorzio – vede in testa gli enoappassionati europei che con più di 55mila presenze (anche se -5% rispetto al pari periodo 2022) rappresentano oltre un terzo delle provenienze totali; seguono gli arrivi dalle Americhe con oltre 42mila presenze e un balzo di quasi il 20% sullo scorso anno mentre, a poca distanza, gli enoturisti del Belpaese. In positivo poi i trend degli arrivi dalle altre macroaree globali con l’exploit in particolare dell’Asia (+45%) e dell’Oceania (+145%). Una fotografia, quella rilevata dall’elaborazione del Consorzio, che riflette l’aumento dei soggiorni in strutture extralberghiere (+7%) a partire da agriturismi, relais in cantina e b&b. in decrescita invece le presenze in hotel (-5,5%), da addurre esclusivamente al calo degli italiani solo in parte compensato dall’incremento straniero (+8%).

Per il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci: “I risultati di questi primi 8 mesi da un lato sono migliori dell’anno record 2022 e segnano un tendenziale +17% sul triennio del precovid, dall’altro configurano Montalcino come destinazione sempre più amata dai winelover d’oltreoceano. Un target alto spendente composto principalmente da statunitensi, brasiliani e canadesi il cui vino rappresenta la principale motivazione del viaggio a Montalcino ma dove sanno di trovare anche altre caratteristiche identitarie che le imprese del vino hanno contribuito a preservare: qualità della vita, biodiversità, un borgo medievale e il paesaggio Unesco della Val d’Orcia”.In termini di incidenza, si consolida il ripristino degli assetti pre-pandemici con gli arrivi dall’estero che rappresentano ampiamente i 2/3 del totale; in particolare, le Americhe – habituè storiche di Montalcino – raggiungono una quota di incidenza superiore al 28% mentre l’Europa si avvicina al 40%. Poco sotto il 28% la quota dei turisti italiani.

Sono quasi 3.200 gli ettari di vigneto iscritti a Doc e Docg e tutelati dal Consorzio; di questi, 2.100 a Brunello, estensione rimasta invariata dal 1997, per una produzione media di 9 milioni di bottiglie l’anno. A crescere è stato il valore delle vendite, i Paesi buyer e l’economia di un intero territorio, a partire dalle imprese del vino, che nell’arco di 13 anni hanno visto incrementare dal 37% al 63% il proprio patrimonio netto. A Benvenuto Brunello (17-28 novembre) partecipano 118 cantine. In degustazione, il Brunello 2019, la Riserva 2018, il Rosso di Montalcino 2022 oltre alle referenze degli altri due vini della denominazione: Moscadello e Sant’Antimo.

Intanto Benvenuto Brunello ha la sua ‘piastrella celebrativa’ della vendemmia 2023 e, per la prima volta in 32 edizioni, è una firma del giornalismo italiano a idearla. Monica Maggioni, alla guida della Direzione editoriale per l’Offerta informativa Rai, è infatti la protagonista e autrice della mattonella istituita nel 1992 dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino.

Un richiamo forte all’attualità, quello ispirato da Monica Maggioni ed eseguito dal designer Dario Curatolo, che descrive così la sua rappresentazione in bianco e nero: “I tratti a china neri e tesi sono il segno della guerra. Viviamo in un momento segnato dal dramma collettivo della guerra. Per questo, anche in una occasione di gioia come Benvenuto Brunello, ho voluto lasciare comunque una traccia visiva di quello che accade, al di là del nostro sguardo e del nostro Paese”.

Lo svelamento e il tradizionale rito di posa sul muro di cinta del Palazzo comunale del borgo toscano sono avvenuti oggi nel corso della seconda giornata di Benvenuto Brunello, l’anteprima delle annate dei vini della denominazione, a partire dal Brunello 2019 e dalla sua Riserva 2018, in programma fino al 28 novembre a Montalcino e in altre 9 città del globo tra Usa, Asia e Europa.

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