Agea, anticipi PAC: pagati oltre 1 miliardo e 780 milioni di euro, fra pagamenti diretti e sviluppo rurale

ROMA – Prosegue secondo la tabella di marcia prevista il calendario di erogazioni degli anticipi PAC degli Organismi Pagatori per la campagna 2023.

A oggi, su tutto il territorio nazionale sono stati erogati 1.780.703.774,65 di euro. Un rendiconto positivo che si allinea, nelle tempistiche e nella programmazione, alla partenza avvenuta lo scorso 16 ottobre e che ha segnato un vero e proprio primato per il nostro Paese, tra i primi in Europa a procedere con i pagamenti.

Al momento, i pagamenti autorizzati e relativi ai Pagamenti diretti (Domanda Unica) sono stati di 1.347.000.020,38 di euro mentre quelli relativi allo Sviluppo Rurale programmazione 2023-2027 sono stati complessivamente 433.703.754,27 di euro.

I pagamenti sono così ripartiti

Ricordiamo che ammonta a 1 miliardo di euro il complesso di anticipi PAC per l’anno 2023 che solo Agea in qualità di Organismo Pagatore erogherà fino al prossimo 30 novembre a favore del settore agricolo italiano.

L’erogazione degli anticipi ha come obiettivo quello di sostenere il reddito degli agricoltori e rilanciare gli investimenti nel settore agricolo, permettendo al comparto di ripartire con nuova linfa, una ritrovata energia e il sostegno economico di cui necessita.

“Proseguiamo speditamente in una strategia precisa e puntuale indirizzata a sostenere la crescita del settore agricolo nazionale, offrendo a tutti gli operatori adeguato accesso alle misure di sostegno assegnate all’Italia dall’Unione Europea nei tempi e secondo le modalità previste dagli accordi sottoscritti e documentando con evidenze oggettive il percorso intrapreso – ha sottolineato il direttore di Agea, Fabio Vitale –. Abbiamo deciso di imprimere una svolta alle attività di Agea e questi risultati confermano l’incisività della nostra azione, che si lega ad altri importanti interventi che consentiranno, tra gli altri, un sempre più stringente controllo sugli episodi fraudolenti anche grazie alla riconversione digitale di tutti i servizi dell’Agenzia, tra cui i monitoraggi sulle richieste giunte. Un complesso di attività che permetterà un rilancio di tutto il comparto agro-alimentare che, ricordiamo, grazie alle sue eccellenze arriva a pesare per il 15% sul PIL nazionale”.

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