Etichettatura del vino. Cia, così la burocrazia uccide il sistema

ROMA – Sono eccessive le rigidità con cui la Commissione Ue sta affrontando la transizione verso l’obbligo per le nuove etichette dei vini spumanti, contenenti informazioni aggiuntive nutrizionali e sugli ingredienti. Per evitare di mandare al macero milioni di etichette già stampate nel rispetto della Legislazione in vigore, occorre superare gli attuali cavilli burocratici e procedere con maggiore flessibilità onde evitare il caos. E’ questa la richiesta di Cia-Agricoltori Italiani in merito alla norma che impone dall’8 dicembre l’obbligo di etichettatura a tutti i Paesi Ue.

Per Cia, la norma è conosciuta da due anni, ma le modalità di transizione sono state finalizzate solo pochi giorni fa. Si chiedono, dunque, minori rigidità nel passaggio verso le nuove etichette ibride “cartacee/elettroniche”. Queste dovranno essere coerenti con i tempi e le esigenze delle diverse tipologie di aziende che concorrono alla competitività del settore vitivinicolo nazionale.

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