Prandini (Coldiretti) a Radio 24: Non saremo presenti a Fieragricola non per timori di proteste ma perché saremo a Bruxelles

ROMA – “Non saremo presenti a Fieragricola non per timori di proteste ma perché saremo a Bruxelles in mille”. Lo ha detto Ettore Prandini, presidente Coldiretti in diretta a Focus economia su Radio 24 rispondendo alla domanda di Sebastiano Barisoni sull’assenza alla giornata inaugurale a Fieragricola a Verona.

“Mai come in questo momento noi dobbiamo stare a Bruxelles perché è lì che le scelte e le decisioni in questa fase vengono prese. Io penso che tutto quello che potevamo fare in termini di confronto con il governo italiano lo abbiamo già fatto durante la Finanziaria e durante il Milleproroghe.”- continua a Radio 24 – “Noi dobbiamo dare risposte concrete. Sono ormai due settimane che sto girando l’Europa per incontrare le altre rappresentanze. Abbiamo visto anche il ministro dell’Agricoltura ungherese per fare in modo che arrivasse sulle nostre posizioni sia per quanto riguarda il tema dello stop all’obbligo di terre incolte al 4%, sia per il tema del Mercosur sia per le norme della futura discussione della Pac, pensata ormai più di 7 anni fa”.

L’appuntamento è per giovedì 1° febbraio alle ore 9,30 in Place du Luxembourg, di fronte al Parlamento europeo, dove assieme al presidente della Coldiretti Ettore Prandini ci saranno oltre un migliaio di contadini e allevatori provenienti da tutta Italia per denunciare, con eclatanti azioni dimostrative, gli effetti delle politiche europee che mettono in pericolo la sopravvivenza delle campagne e presentare le richieste della principale Organizzazione agricola europea. Proprio per manifestare a Bruxelles la Coldiretti non sarà presente a Fieragricola a Verona.

Per l’occasione saranno mostrare le “Follie dell’Europa a tavola” per toccare con mano gli effetti di normative ideologiche e senza freni che rischiano di stravolgere per sempre lo stile alimentare degli italiani, a partire dalla Dieta Mediterranea, e il sistema produttivo nazionale basato sulla qualità e su tradizioni millenarie. Una minaccia che sarà al centro del rapporto “Le mani dell’Europa sull’agricoltura italiana” diffuso per l’occasione.

In merito alle proteste di questi giorni, “penso che sia doveroso in un momento storico delicato come questo – ha detto Prandini a Radio 24 – non parlare di quello che anche in modo legittimo altri possono fare ma avere ben chiaro quello che noi dobbiamo fare per dare delle risposte concrete rispetto ai bisogni dei nostri agricoltori”. Perché, ha aggiunto il presidente di Coldiretti “essendo la prima organizzazione di rappresentanza noi abbiamo questo dovere di dare risposte. Quindi mi sottraggo da quelle che possono essere delle strumentalizzazioni che ad arte possono essere date”. Il governo tedesco, ha spiegato poi Prandini “ha fatto 3 miliardi di tagli per tutto ciò che riguardava la fiscalità in agricoltura toccando anche il gasolio agricolo. Noi in Italia abbiamo portato più risorse nell’ultima Finanziaria rispetto a quella precedente”.

Comunque, ha sottolineato Prandini, le imprese agricole dei problemi ne stanno vivendo, “e quelli principali vengono decisi a Bruxelles, motivo per il quale siamo concentrati lì. E manifestiamo dove queste decisioni devono essere discusse”. E infine conclude: “In fiera penso che ci andrò nel fine settimana”

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