Stop UE a ‘prosecchi’ croati e aceti balsamici sloveni. Lizzi (Lega-Identità e Democrazia): Nella difesa delle Indicazioni Geografiche abbiamo fatto barricate e abbiamo vinto

EP Plenary session - Plants obtained by certain new genomic techniques and their food and feed

STRASBURGO – Grazie alla battaglia portata avanti dall’europarlamentare Elena Lizzi e dal suo gruppo Lega-Identità e Democrazia, il Parlamento, in seduta plenaria a Strasburgo, ha oggi approvato il regolamento definitivo sulla revisione delle Indicazioni Geografiche, con il quale si aumenta la protezione dei prodotti tipici tradizionali per evitare nuovi casi di “prosecchi” croati e aceti balsamici sloveni.

“Noi del gruppo Lega-Identità e Democrazia – commenta Lizzi al termine della votazione – abbiamo insistito per inserire norme di maggior difesa delle Indicazioni Geografiche, del settore vitivinicolo europeo e dell’Ufficio per la proprietà intellettuale (Euipo)”.

Una delle principali minacce era lo stralcio del vino dalla nuova Pac.

“Le decisioni più importanti – continua Lizzi – riguardano il comparto vitivinicolo che questa Commissione ha demonizzato per cinque anni con argomentazioni illogiche. Grazie all’intervento della Lega, le disposizioni sul vino sono state mantenute all’interno del regolamento sulla Politica Agricola Comune, la cui revisione sarà più frequente rispondendo così alle esigenze di tutto il comparto vitivinicolo. Se avessimo assecondato le intenzioni della sinistra europea, avremmo tolto le disposizioni sul vino dalla Pac spianando di fatto la strada alla Commissione europea per l’eliminazione dell’intero settore dalla prossima politica di promozione. Questo sia da monito per le prossime europee: solo una Lega al governo anche in Europa potrà fare da guardiano per il settore”.

L’argine posto dalla Lega-Identità e Democrazia ha riguardato anche altri provvedimenti che, se adottati, avrebbero spianato la strada alla concorrenza sleale per un settore, quale l’agroalimentare di qualità, strategico per l’economia italiana.

“Abbiamo lottato molto per contrastare futuri casi Prosek-Prosecco inserendo emendamenti puntuali a difesa delle nostre denominazioni e dei nostri viticoltori – sottolinea Lizzi -. Bisogna però essere vigili perché gli attacchi della sinistra al comparto sono numerosi e costanti: dall’obbligo della dicitura di nuocere alla salute al divieto assoluto di fitofarmaci. Sembra che in Europa qualcuno voglia letteralmente eliminare una produzione che dura da millenni e che fa parte della nostra cultura”.

Altro elemento sostenuto dalla Lega e inserito nel nuovo regolamento è l’estensione della protezione dei prodotti tipici anche nel commercio on-line, che è oggi il vero fronte dell’agropirateria. Il solo fenomeno dell’Italian Sounding causa un danno all’economia italiana di circa 100 miliardi all’anno.

“La Lega difende le nostre tipicità e posso dire tranquillamente che in Parlamento abbiamo fatto le barricate – conclude Lizzi -. Anche in questa occasione abbiamo difeso il Made in Italy”.

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