BARI – Quotazioni di grano duro in leggero calo (-2 euro a tonnellata) alla Borsa Merci di Bari, con il Fino che scende a 308-313 euro a tonnellata.
In forte ribasso il grano duro biologico (-15 euro/t), con il prezzo del Fino che scende a 390-395 euro/t, (rispetto alla settimana precedente).
Buono Mercantile e Mercantile non sono stati quotati.
Il grano duro d’importazione è non quotato il Canadese 1 proteine 15%; il Canadese 2 perde 8 euro/t.; il comunitario spagnolo perde 2 euro/t.
Il grano tenero Speciale n. 1 è stabile a 314-324 euro/t, così come il Fino, con quotazioni a 277-282 euro/t.
Il grano tenero d’importazione in calo: il tenero comunitario francese (proteine 11%) – 10 euro/t., arrivando a 236-238 euro/t, mentre l’extracomunitario ucraino (proteine 11,50%) rimane stabile a 235-238 euro/t.
Stabile il granturco: le quotazioni per il granturco nazionale e d’importazione, rinfusa nazionalizzata a Bari, rimangono invariate, con il prezzo del granturco comunitario ed extracomunitario fissato a 241-243 euro/t.
Anche il mercato dell’orzo ha subito una flessione, con il prezzo per l’orzo di produzione nazionale rinfusa Bari e prov. a 240-245 euro/t. Nessuna quotazione invece per l’orzo d’importazione nazionalizzato.
I cruscami di grano duro e tenero non hanno registrato alcuna variazione. La crusca larga di tenero-cruschello di tenero in sacco di carta ha mantenuto i medesimi valori, con quotazioni che restano a 201-211 euro/t, stessa cosa vale il tritello di duro stabile a 131-133 euro/t. I farinacci di duro rinfusa e in sacco di carta stabili, con prezzi rispettivamente di 158-162 euro/t e 192-193 euro/t, mentre i farinacci di tenero in sacco di carta restano a quota 214-215 euro/t.
Quotazioni fortemente al ribasso invece nel settore delle semole con quotazioni che sono scese (-10 euro/t.) è 480-500 euro/t, semola rinfusa ceneri 82/84 (proteine minimo 13,50%) che scende a 495-503 euro/t. e la semola rinfusa ceneri 88/90 (proteine minimo 11%), con quotazione 455-465 euro/t.
Fra le leguminose, resta tutto invariato: i fagioli, tra cui i Cannellini (1.570-1.620 euro/t), i Tondini (1.300-1.350 euro/t) e i Borlotti (1.650-1.700 euro/t). Stabilii anche i ceci, a 1.400-1.450 euro/t, mentre il calibro 8 mm (29-30) a 1.250-1.300 euro/t. Si registra tuttavia un importante calo (-50 euro/t.) per Ceci produzione estera in sacco franco partenza, provenienza Messico (cap. 40-42/oncia), a quota 1.700,00- 1.750,00.
Stabile anche il mercato delle fave, con le fave di produzione nazionale, destinate all’uso alimentare, non quotate. Le fave provenienti dall’Egitto restano invariate.
Cala anche l’orzo biologico di produzione nazionale rinfusa franco partenza (-5 euro/t.) a quota 263-268 euro/t.
RISI
Per quanto riguarda i risi, non si registra alcuna variazione. Il Fino Ribe si è mantenuto tra i 1.170 e i 1.220 euro/t, così come il Superfino Arborio (2.110-2.160 euro/t) e il Fino Parboiled Ribe (1.270-1.320 euro/t). Il Fino Parboiled Roma ha visto le sue quotazioni mantenersi tra i 1.660 e i 1.710 euro/t.