Durum Days, Italmopa: Per il rilancio della filiera grano servono collaborazione e interprofessione del comparto

ROMA – Si è svolta l’edizione 2025 dei Durum Days, organizzata e promossa da Assosementi, Cia, Confagricoltura, Copagri, Fedagripesca Confcooperative, Compag, Italmopa e Unione Italiana Food.

Nel corso della Tavola rotonda, con la partecipazione dei rappresentanti delle Associazioni della filiera, Vincenzo Martinelli, presidente della Sezione Molini a frumento duro Italmopa si è soffermato, in particolare, sulla rilevanza della costituzione di una interprofessione del comparto.

“Il nostro motto oggi deve essere non più contrapposizione ma collaborazione. Il confronto permanente tra le parti, infatti, appare ormai indispensabile per una filiera che – operando in un contesto aperto, globale, fortemente concorrenziale – si trova necessariamente nell’obbligo di effettuare un salto culturale notevole rispetto al passato – ha evidenziato Martinelli.

“Esso non deve porsi, come troppo spesso costatato, delle mere finalità di natura sindacale e di valenza locale ma, piuttosto, avere, quale principale obiettivo, la crescita della competitività dell’intera filiera nazionale e di tutti gli attori che la compongono attraverso risposte concrete a quelle che sono le criticità strutturali del sistema che ci portiamo dietro da decenni. Questioni di assoluta rilevanza che necessitano di trovare una risposta nell’ottica di una valorizzazione della produzione nazionale e di un possibile conseguente incremento delle superfici nazionali in un contesto, comunque, di globalizzazione degli scambi che è e sarà in ogni modo imprescindibile. Tutte le tematiche rilevanti per il rilancio della granicoltura nazionale sono purtroppo passate in secondo piano, con un’attenzione che si è troppo spesso focalizzata sulle importazioni di materie prime pur sapendo che esse sono, da sempre, complementari e non alternative alla produzione nazionale e che presentano tutte le garanzie di ordine sanitario previste dalla vigente normativa comunitaria”.

“In questo contesto – conclude Martinelli – l’interprofessione deve prevedere tra i suoi principali obiettivi, oltre alla formulazione di proposte serie volte al superamento delle criticità della produzione primaria, lo sviluppo di un’informazione corretta, responsabile e proattiva che possa, una volta tanto, porsi per obiettivo di evidenziare la straordinaria qualità delle nostre produzioni agroalimentari”.

 

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