VENEZIA – Si riducono sempre di più le distanze tra l’osservazione dell’universo e le pratiche legate all’agricoltura, il 25% dei dati satellitari è usato per supportare l’agricoltura. Le nuove frontiere tecnologiche e di monitoraggio possono salvaguardare il futuro della Terra.
E’ quanto emerge da Space AgriTech Expo, giornata di incontri, tavole rotonde e interviste per fare il punto sull’integrazione tra questi mondi, raccontare le best practices e affrontare le sfide del domani. Evento organizzato da Veneto Agricoltura nell’ambito di Space Meetings.
“Dobbiamo continuare a sostenere politiche che incentivino l’adozione di tecnologie di osservazione della Terra, che favoriscano il dialogo tra settori e che stimolino la creazione di hub di innovazione perché oggi l’incontro tra Space Economy e agricoltura è un’opportunità concreta per affrontare sfide come il cambiamento climatico e la scarsità di risorse” ha dichiarato in apertura alla giornata l’assessore al turismo, agricoltura e fondi UE della Regione del Veneto Federico Caner. “Le tecnologie satellitari permettono oggi di monitorare i campi, ottimizzare l’irrigazione, prevenire malattie e rendere l’agricoltura più sostenibile e competitiva. Momenti di confronto come quello organizzato da Veneto Agricoltura dimostrano non solo che è necessaria, ma anche che è possibile una governance capace di coinvolgere università, imprese, agenzie spaziali e agricoltori, in linea con il Green Deal, il Programma Spaziale Europeo e le opportunità del PNRR”.
“Oggi lo spazio rappresenta un asset cruciale per affrontare alcune delle sfide più urgenti del nostro tempo, a partire dalla sicurezza alimentare e dalla sostenibilità ambientale” ha sottolineato il direttore generale dell’ASI Luca Vincenzo Maria Salamone.
“L’Agenzia Spaziale Italiana è fortemente impegnata nel valorizzare le competenze e soluzioni tecnologiche in ambito spaziale a beneficio dell’osservazione della Terra. Programmi italiani per l’osservazione della Terra come COSMO-SkyMed PRISMA e IRIDE, dotati di tecnologie all’avanguardia, permettono di raccogliere dati fondamentali per l’agricoltura di precisione, il monitoraggio ambientale e la gestione delle risorse naturali.
Oggi circa il 25% dei dati satellitari è utilizzato in ambito agricolo: la sfida è trasformare questi dati in servizi concreti e accessibili per imprese, istituzioni e cittadini. Per farlo, è essenziale rafforzare l’ecosistema che unisce ricerca, industria e pubblica amministrazione, così da sfruttare appieno le potenzialità dello spazio per uno sviluppo sempre più sostenibile e inclusivo”
“Space AgriTech è stata un’occasione fondamentale per rinsaldare un ponte tra gli enormi passi avanti registrati negli ultimi anni dalla Space economy, il mondo della ricerca scientifica, le istituzioni e la filiera del settore primario. È stata una giornata ricca di contributi estremamente rilevanti. Il concetto di “conquista” dello Spazio sta entrando sempre di più e in tempi rapidissimi in una cornice di condivisione dei saperi e delle conoscenze, dallo spazio per la terra e viceversa” ha dichiarato a chiusura della giornata Nicola Dell’Acqua, direttore Veneto Agricoltura.
“Ascoltare dalle associazioni di categoria – che rappresentano dal piccolo agricoltore alla grande filiera – i modi innovativi con cui stanno sempre di più ricevendo e utilizzando i dati dallo spazio per ottimizzare le coltivazioni, ridurre i costi, combattere i cambiamenti climatici, credo sia la risposta più concreta e fattiva che potesse dare questa giornata. Se vogliamo che lo spazio non sia lontano dal mondo agricolo occorre continuare a lavorare già nei prossimi mesi coinvolgendo e investendo direttamente le organizzazioni dei produttori” ha concluso Dell’Acqua.