Viticoltura eroica, alleanza con istituzioni e ricerca per tutelare viticoltori, paesaggio e biodiversità

AOSTA – “Dove c’è viticoltura eroica, c’è tutela del territorio, conservazione della biodiversità e del paesaggio”.

E’ quanto ha evidenziato il presidente Cervim, Nicola Abbrescia, in apertura del convegno dal titolo “La viticoltura eroica incontra le istituzioni” che si è tenuto ad Aosta, nella sede dell’Institut Agricole Régional – organizzato da Cervim e Accademia di Agricoltura di Torino e con il patrocinio della Regione autonoma Valle d’Aosta – che ha visto una ampia partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, della politica, mondo scientifico e della produzione.

“E’ stato un incontro positivo e concreto – ha aggiunto Abbrescia -, nel quale abbiamo fatto il punto sui progetti e iniziative che, come Cervim, stiamo portando avanti. La partecipazione di istituzioni e politica ha portato a questo importante momento di riflessione e approfondimento per un segmento di agricoltura che fa bene all’ambiente, al turismo, all’economia dei territori della viticoltura eroica. Come Cervim siamo sempre pronti a fare la nostra parte a fianco delle istituzioni che hanno gli strumenti normativi ed economici per sostenere questa viticoltura estrema, che presenta punti di forza ma ovviamente anche di debolezza”.

 

“Il convegno ha offerto un’opportunità concreta ed arricchente per riunire istituzioni, esperti, produttori e appassionati attorno a un tema che è parte viva del nostro territorio, della nostra economia e della nostra identità: la viticoltura eroica – ha dichiarato il Presidente della Regione Renzo Testolin -. Parlare di viticoltura eroica nella nostra regione non è solo descrivere una tecnica agricola, è raccontare una storia di resistenza, di passione, di cura della montagna e di tutela del paesaggio. È raccontare l’opera di generazioni che, tra muretti a secco e pendii impervi, hanno costruito un patrimonio unico e inestimabile. E non è un caso se, proprio in Valle d’Aosta, ha sede il Cervim, l’ente che ne è il punto di riferimento a livello internazionale e che da decenni opera per la sua valorizzazione e promozione, facendo rete tra Regioni, istituzioni, associazioni ed aziende di vari Paesi e con il quale da sempre, come Amministrazione, collaboriamo a stretto contatto e in modo fattivo. L’obiettivo comune, che stiamo cercando di perseguire con attenzione, non è soltanto quello di sostenere questo tipo di viticoltura, ma anche di valorizzarla come modello. Un modello di resilienza, di armonia con l’ambiente, di orgoglio territoriale. Oggi, in questo convegno, abbiamo avuto l’opportunità di rafforzare il legame tra amministratori, ricercatori e viticoltori. Un legame che deve tradursi in politiche efficaci, ascolto reciproco e visione condivisa».

E’ intervenuto il presidente dell’Accademia di Agricoltura di Torino, Marco Devecchi: “Il momento di studio ad Aosta sulla viticoltura eroica rappresenta un’occasione quantomai preziosa per l’Accademia di Agricoltura di Torino per approfondire tematiche di grande interesse ed attualità nella prospettiva di valorizzare le produzioni agrarie di eccellenza in contesti di eccezionale valore paesaggistico. Di grande interesse appaiono per l’Accademia le opportunità future per ulteriori incontri di studio sulle tematiche dell’agricoltura montana nella straordinaria realtà valdostana di grande pregio per storia e cultura agronomica, oltreché ricchezza di valori ambientali e paesaggistici” ha concluso Devecchi.

“La viticoltura eroica è parte integrante dell’identità valdostana: una forma di agricoltura che salvaguarda il paesaggio, la biodiversità e il tessuto sociale delle nostre montagne – ha sottolineato l’Assessore all’Agricoltura e Risorse naturali Marco Carrel. – Questo convegno è stata un’importante occasione di confronto tra istituzioni, ricerca, territorio e operatori del settore. Dal dialogo tra questi attori possono nascere strategie concrete per rafforzare e tutelare un comparto che ha un alto valore ambientale, culturale ed economico. L’impegno da parte dell’Assessorato continua a essere quello di mettere in campo strumenti efficaci – tecnici, economici e normativi – per garantire un futuro solido alla viticoltura eroica, affinché resti un pilastro di identità e innovazione sostenibile per le aree montane”.

“Come UE ci rendiamo conto della difficoltà del mercato del settore vino in questo momento – ha detto l’europarlamentare Herbert Dorfmann – e abbiamo preparato un pacchetto per aiutare ed intervenire con varie misure, contro questa difficoltà di mercato. Auspico – ha aggiunto – che questa situazione non metta in pericolo i vigneti più esposti, quelli in forte pendenza, che in un momento di crisi potrebbero essere i primi ad essere messi in discussione. Questo pericolo va evitato”.

Interesse per l’intervento di Olivier Viret, direttore generale agricoltura Canton De Vaud (Svizzera); che ha parlato delle misure di sostegno per la viticoltura eroica in un Paese extra Ue come la Svizzera.

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