RUFINA (FI) – Il consiglio di amministrazione del Consorzio Chianti Rufina ha eletto all’unanimità Gerardo Gondi – Marchesi Gondi – come nuovo presidente per il triennio 2025-2027. Gondi succede, nella massima carica consortile, a Federico Giuntini – Selvapiana. Come vice-presidenti sono stati nominati Faye Lottero della Fattoria Lavacchio ed Enrico Lippi dell’Azienda Agricola Frascole.
Gerardo Gondi è stato consigliere e vice-presidente del Consorzio Chianti Rufina dal 2019. Quarantadue anni, sposato con due figlie, laurea in Economia, è titolare dell’Azienda Marchesi Gondi, storica azienda nel cuore del Chianti Rufina che appartiene alla famiglia Gondi sin dal 1592. Gerardo entra nell’azienda di famiglia nel 2014 e dal 2017 la dirige in prima persona, portandola a una grande crescita. Oggi la Marchesi Gondi, con la Tenuta Bossi, meravigliosa villa rinascimentale nelle colline di Pontassieve, è conosciuta in tutto il mondo per i propri vini e, in particolar modo, per la particolare declinazione che il Sangiovese assume nel territorio della Rufina.
“Accolgo questa nomina con grande entusiasmo e senso di responsabilità” dichiara Gondi. “Sono ben conscio delle complessità del periodo per tutto il settore e da parte mia ci sarà massima dedizione, passione e lavoro costante per la denominazione”.
“In questi mesi” – continua il neo presidente – “il consorzio si è dotato di una struttura manageriale, una cabina di regia, guidata dal nuovo direttore Francesco Sorelli e da un gruppo di professionisti delle varie aziende agricole della DOCG, che si rapporteranno a me e al CDA. È stato presentato un piano strategico articolato e dettagliato che sta già dando i primi risultati. Il mio mandato si concentrerà soprattutto su tre aree, che reputo fondamentali per poter uscire più forti da questo periodo. Primo, l’area del prodotto: stiamo attraversando una situazione di mercato che non sappiamo se sia contingente o strutturale. Le iniziative devono esaltare la superiore qualità dei vini della Rufina, anche con la focalizzazione nel progetto Terrælectae, e portare il messaggio in tutto il mondo, attraverso eventi e manifestazioni. Secondo, l’area del territorio: una vera risorsa ancora poco esplorata. Il respiro dell’Appennino che si riflette sulle terre della Rufina fa di quest’area un patrimonio di valenza eccezionale con pochi eguali e l’enoturismo presenta ancora grandi margini di sviluppo. Infine, l’area della formazione: stiamo tessendo relazioni con università, consorzi esteri, realtà scientifiche, con l’assunto che lo scambio di conoscenze sia essenziale per la crescita sia delle nostre fattorie che della reputazione dei Vini della Rufina nel loro complesso”.
Il Presidente Gondi è già pronto con il nuovo consiglio e il direttore Sorelli per affrontare le prossime sfide e anticipa con entusiasmo alcune delle attività che verranno implementate nei prossimi mesi, come il “Jazz in Fattoria” che si svolgerà fra le fattorie della denominazione, il “Bacco Artigiano” a Rufina, quest’anno alla cinquantesima edizione, passando per il “Firenze Jazz Festival”, “Degusta Vino” in via Gioberti e tante altre iniziative che sono in via di definizione sia in Italia che all’estero.
Il Chianti Rufina è una piccola e prestigiosa DOCG chiantigiana che abbraccia i comuni di Pontassieve, Rufina, Pelago, Dicomano e Londa, a nord-est di Firenze. Si compone di 21 aziende vitivinicole che producono annualmente, dai circa 750 ettari vitati, circa 3.5 milioni di bottiglie. Il suo prodotto di punta, regolamentato da un marchio volontario, è il Chianti Rufina Riserva Terrælectae con menzione Vigna, prodotto con solo Sangiovese.