Sicilia Orientale, saltano le condotte e l’acqua non arriva nei fondi agricoli. Cia: Sembra una beffa

CATANIA – “Sembra una beffa, ma accade davvero che nella diga Ogliastro ci sia acqua a sufficienza per irrigare ma non poterla distribuire nei fondi agricoli perché saltano le tubazioni”. È l’amara constatazione di Giosuè Catania, presidente di CIA Sicilia Orientale.

“Dopo due anni di persistente siccità che ha messo in ginocchio sia dal punto di vista strutturale che produttivo gran parte delle aziende agricole del comprensorio, ecco emergere l’atavico problema delle manutenzioni, delle gravi insufficienze strutturali di molti Invasi e della inefficienza delle condotte idriche – commenta Giosuè  Catania – Avevamo definito la stagione irrigua (iniziata il 1° Luglio) critica ma non tale da creare allarmismi, richiamando l’attenzione su una razionale distribuzione dell’acqua da parte dei consorzi di bonifica in modo da garantire ad ogni azienda agricola gli adacquamenti necessari”.

“E invece no – continua Giosuè Catania –. Il Bacino Imbrifero necessita di un piano straordinario di manutenzioni che affronti la funzionalità del sistema fluviale, del sistema distributivo e del sistema scolante”.

“Bisogna prendere coscienza che bisogna intervenire con grossi investimenti per rifare le reti. Ad oggi non arriva acqua, o arriva a singhiozzo così  come avviene in diverse aree della piana di Catania, in primis in quelle servite da canali a scorrimento con acqua proveniente dalla Diga Pozzillo. La stessa Diga che non può invasare più di 35 milioni di mc circa, a causa di importanti e utili lavori in corso da parte di Enel relativi alla pulizia dei fondali. Oggi è capiente per circa 25 Milioni di M3”.

“Nelle aree terminali dei Canali principali continua la sofferenza delle aziende agricole meno strutturate e con limitate riserve aziendali utili per le irrigazioni di soccorso. –  afferma Giosuè Catania –  Ma il dramma che si vive nel comprensorio della diga Ogliastro supera ogni umana considerazione che, senza voler procedere ad alcuna nota accusatoria, evidenzia lo stato di fatiscenza delle reti di trasporto principali che vecchie ed obsolete sono sottoposte a cedimenti tali da comprometterne la funzionalità”.

“Ci auguriamo che nel più breve tempo possibile possa essere ripristinata a pieno regime la distribuzione, procedendo con interventi manutentivi risolutivi – sottolinea Catania – perchè ad oggi si perde ancora il 50% di acqua. E restiamo speranzosi che il costruendo invaso Pietrarossa possa lasciarci alle spalle un passato di cattiva gestione, sprechi e miopia politica e guardando con più ottimismo il futuro”. “Le perdite economiche per centinaia di produttori della Piana di  Catania sono inevitabili e consistenti in tutti e comparti agricoli, compresa  la coltivazione di uno dei prodotti simbolo della zona come il carciofo”.

“Ormai rispetto alle promesse di finanziamenti e agli interventi programmati sul sistema idrico, bisogna rendersi conto che le reti di distribuzione non reggono più. Se si vuole fare agricoltura con sistemi moderni ed innovativi ed aiutare a frenare lo spopolamento delle aree difficili del nostro territorio – conclude Giosuè Catania presidente CIA Sicilia Orientale – va rifatta e ristrutturata la rete idrica principale e secondaria anche per tratti omogenei prevedendo nell’ambito del Piano idrico gli opportuni finanziamenti”.

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