Orticoltura italiana: il ruolo strategico dell’irrigazione smart e degli algoritmi per la qualità delle produzioni

Nell’attuale scenario climatico e agronomico, l’orticoltura professionale – portata avanti in Italia da circa 61 mila aziende – è chiamata a fronteggiare sfide sempre più complesse: scarsità d’acqua, necessità di ottimizzare l’uso dei nutrienti, esigenze di qualità e sicurezza alimentare.

In questo contesto, i sistemi di “smart irrigation” rappresentano non solo una scelta tecnica, ma una vera strategia produttiva.

Un settore strategico per l’agroalimentare italiano

L’orticoltura è tra i comparti più dinamici dell’agricoltura nazionale, con un peso crescente anche a livello internazionale. Secondo i dati ISMEA presentati al Macfrut 2025, nel 2024 l’Italia ha registrato un +6,3% dell’export ortofrutticolo, per un valore vicino ai 6,5 miliardi di euro. Un risultato che conferma la competitività delle nostre produzioni, in particolare nel segmento del pomodoro da mensa e delle conserve.

Cresce anche la domanda interna: +2,2% per ortaggi freschi e trasformati e +2,9% per la frutta, segnale di una richiesta stabile e sempre più orientata alla qualità.

Nel complesso, il settore ortofrutta in Italia vale oltre 17 miliardi di euro, circa il 28% della produzione agricola nazionale. Se si includono le conserve vegetali, il settore arriva al 18% dell’intero export agroalimentare italiano. Il solo comparto delle colture orticole – comprendente pomodori, brassicacee, lattughe e indivie, zucchine, carote, patate, ecc. – è stimato (dato ISMEA 2023) attorno a 1,6 miliardi di euro.

Orticoltura: avanza la tecnica e l’irrigazione è più precisa

Gran parte di questo valore si costruisce grazie all’evoluzione delle tecniche agricole e irrigue. Le colture orticole sono caratterizzate da cicli intensivi, alta sensibilità agli stress idrici e necessità di fornire un prodotto uniforme e salubre: tutto ciò rende centrale una gestione precisa di acqua e nutrienti.

L’irrigazione a goccia è oggi largamente utilizzata nell’ortofrutticoltura: consente un apporto idrico localizzato, minimizza le perdite per evaporazione e migliora resa e qualità, riducendo al contempo l’impatto ambientale. Ma un impianto d’irrigazione ‘smart’ parte innanzitutto dall’affidabilità meccanica dei sistemi di erogazione, a cui si affiancano la gestione intelligente tramite tecnologie IoT (Internet of Things) e l’elaborazione algoritmica dei dati, per supportare decisioni agronomiche sempre più complesse.

La lunga esperienza Irritec nella microirrigazione ha portato allo sviluppo di soluzioni tecniche apprezzate dagli orticoltori per versatilità e affidabilità. Tra queste, le ali gocciolanti leggereIrritecTape, P1, P5, eXXtreme Tape – sono apprezzate su pomodoro, zucchino, finocchio, carota, patata, lattuga e molte altre colture, sia in pieno campo che in tunnel o in serra.

Emblematica è l’ala eXXtreme Tape®, brevetto esclusivo Irritec, che presenta la superficie filtrante più lunga al mondo. Una manichetta progettata per irrigare e nutrire in modo preciso, anche utilizzando acque difficili, garantendo cioè piena efficienza per tutta la stagione.

L’irrigazione a goccia riscuote un apprezzamento superiore ad altri metodi, grazie ad una spiccata efficienza idrica e perché preserva le piante dagli effetti negativi dell’eccessiva bagnatura fogliare. Tuttavia, in alcuni contesti, vengono adottati anche gli irrigatori sovrachioma, da soli o in impianti misti. Tra quelli consigliati da Irritec, l’iSprinklers™ e l’irrigatore bigetto antinsetto con filtro ugello integrale 920, particolarmente adatti per carota e patata.

Filtrazione, fertirrigazione e automazione: gli elementi che completano l’impianto

Affinché l’irrigazione di precisione sia davvero efficace, è indispensabile un sistema di filtrazione efficiente. I filtri Irritec, robusti, flessibili e a bassa manutenzione, garantiscono un’elevata efficienza anche con pressioni elevate. La gamma si adatta a ogni fonte d’acqua: pozzi, bacini, raccolta piovana.

A completare l’impianto, i sistemi di fertirrigazione permettono di somministrare i nutrienti direttamente con l’acqua di irrigazione, in modo localizzato ed efficiente. I sistemi di fertirrigazione Irritec® consentono di impostare ricette nutrizionali personalizzate, ottimizzando l’assorbimento e riducendo gli sprechi.

L’automazione, infine, porta l’impianto a un livello superiore. I programmatori Commander®, dotati di controllo remoto e gestione di pH e conducibilità elettrica, rendono la distribuzione di acqua e nutrienti ancora più precisa. Sensori in campo e stazioni agrometeo completano il sistema, fornendo dati preziosi per una gestione integrata e olistica.

La S.F.I.D.A. di Irritec: una fertirrigazione intelligente per una qualità superiore

Il successo dell’orticoltura italiana passa sempre più dalla capacità di integrare competenze agronomiche, innovazione tecnologica e gestione sostenibile delle risorse. In questo contesto, la fertirrigazione “intelligente” rappresenta uno dei nodi centrali: non solo migliora l’efficienza d’uso di acqua e nutrienti, ma permette di personalizzare il processo colturale in base alle condizioni reali, restituendo un vantaggio competitivo concreto all’intera filiera ortofrutticola.

È su questi presupposti che nasce il progetto di ricerca denominato “S.F.I.D.A. – Sviluppo di un Fertirrigatore Intelligente per le produzioni Agricole biofortificate, portato avanti da Irritec con il supporto scientifico delle Università di Roma Sapienza, Catania e Wageningen, e cofinanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico.

All’interno di questo progetto, Irritec ha sviluppato – e si prepara a mettere sul mercato – un sistema basato su una piattaforma DSS (Decision Support System) avanzata, in grado di elaborare in tempo reale dati raccolti da sensori in campo, da fonti satellitari e da stazioni agrometeorologiche. I complessi algoritmi che governano la piattaforma permettono di adattare la fertirrigazione alle reali esigenze della coltura, fornendo consigli agronomici che ottimizzano l’apporto di acqua e nutrienti aggiornandosi automaticamente, al variare delle condizioni ambientali.

Il sistema – già presentato in anteprima ad Eima 2024 – con una somministrazione sempre più precisa dei fertilizzanti punta anche a migliorare la qualità nutrizionale dei prodotti agricoli, come dimostrano le sperimentazioni condotte su carota, pomodoro e patata. È stato infatti registrato un incremento significativo di micronutrienti come zinco, ferro e manganese, dovuto ad un miglior assorbimento delle piante.

Questa sfida sembra così poter essere vinta, rappresentando una rivoluzione nella gestione agronomica, capace di coniugare produttività, qualità nutritive dei prodotti agricoli e sostenibilità. È l’esempio concreto di come lo “smart farming”, e in particolare le applicazioni IoT, possano rafforzare la resilienza dell’agricoltura al cambiamento climatico e supportare la sicurezza alimentare mondiale.

 

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