ROMA – “Abbiamo seguito con attenzione la conferenza stampa di presentazione
del disegno di legge Coltivaitalia, collegato alla legge di bilancio, che negli intenti del governo Meloni e del ministro Lollobrigida punta a rafforzare il settore agricolo rendendolo più solido, sostenibile, giovane e tecnologico”, dichiara Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro.
“L’annuncio di investimenti per circa un miliardo di euro rappresenta certamente un segnale positivo e una boccata d’ossigeno per le piccole e medie imprese agricole italiane, oggi schiacciate da un contesto internazionale sempre più complesso, tra guerre commerciali, instabilità geopolitica e il pesante taglio da 80 miliardi alla PAC deciso dalla Commissione Von der Leyen”, prosegue Tiso.
Che, poi, puntualizza: “Tuttavia, da una prima lettura, il provvedimento appare ancora troppo frammentario. Servirebbero invece misure strutturali, strategie di lungo periodo,
interventi realmente incisivi per sostenere il comparto agricolo italiano e rafforzare il ruolo dei piccoli e medi produttori, cuore pulsante della nostra agricoltura”, sottolinea il presidente di Confeuro.
“Esprimiamo inoltre forti perplessità sull’articolo relativo alla semplificazione dei procedimenti amministrativi gestiti dai Centri di Assistenza Agricola. I CAA verrebbero ancora una volta caricati di nuove deleghe e responsabilità, senza che sia apparentemente previsto un adeguato potenziamento delle risorse e degli strumenti a loro disposizione. Si tratta di baluardi fondamentali per il presidio territoriale e per l’interfaccia tra amministrazione pubblica e aziende agricole, ma troppo spesso lasciate sole e sotto pressione, senza il riconoscimento che meritano. Su questo punto si sarebbe potuto
certamente fare di più”, aggiunge Tiso.
“Confeuro, dunque, auspica un confronto ampio e costruttivo affinché il provvedimento possa realmente rispondere alle esigenze dei territori e dei produttori agricoli. La nostra organizzazione è pronta a fare la propria parte, portando proposte concrete e lavorando in sinergia con le istituzioni per contribuire al miglioramento del disegno di legge e alla costruzione di un’agricoltura più equa, inclusiva e sostenibile”.