ROMA – Sequestrati circa 3 milioni di litri di latte di provenienza maltese, introdotti in Italia tra il 2024 e il 2025 e spacciati per prodotto italiano, in alcuni casi, proveniente dalla Sicilia.
L’operazione è stata condotta dagli ispettori dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi (ICQRF) di Vittoria, insieme ai militari della Guardia di Finanza di Ragusa, durante un’attività di controllo in un centro di stoccaggio.
Il latte era importato senza indicarne la reale origine e con false dichiarazioni sul trattamento termico (dichiarato “crudo” invece che pastorizzato), ed è stato poi immesso sul mercato tramite operatori locali. Diversi caseifici, in Sicilia e in altre regioni italiane, lo hanno inconsapevolmente utilizzato per produrre formaggi successivamente etichettati come italiani o siciliani.
Il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha espresso il proprio plauso: “Un intervento decisivo che dimostra l’efficacia dei controlli a tutela della nostra filiera agroalimentare. Ringrazio ICQRF e la Guardia di Finanza per il lavoro puntuale e determinato svolto a tutela del nostro sistema agroalimentare e dei cittadini. La difesa del Made in Italy passa dalla legalità e da un sistema di controlli rigoroso, a garanzia di produttori e di chi acquista e consuma”.
I soggetti ritenuti responsabili sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per falsità materiale e frode in commercio. L’indagine conferma l’importanza dei controlli lungo la filiera e l’esigenza di una tracciabilità più rigorosa per tutelare produttori e consumatori.