Vendemmia, mancano due settimane. Cia Venezia: previsioni con ottima qualità e produzione in lieve aumento

ROMA – “Vale la pensa aspettare ancora qualche giorno per emettere sentenze definitive, ma in linea di massima possiamo ottimisticamente attenderci un’annata di qualità molto alta e con rese medie leggermente superiori a quelle sperimentate nella scorsa stagione”.

Lo dichiara Giorgio Puppin, referente settore vitivinicolo CIA Venezia, a proposito della vendemmia 2025 nella provincia veneziana.

“Nonostante le frequenti precipitazioni dei primi mesi estivi e delle settimane centrali di luglio – spiega Puppin – ci troviamo di fronte ad un’annata caratterizzata da una bassa incidenza di malattia (soprattutto per quanto riguarda peronospora e oidio).  

Il nostro territorio, ad eccezione di alcun casi isolati, è stato anche risparmiato da fenomeni atmosferici estremi, che avevano invece caratterizzato numerose delle ultime annate; è possibile immaginare un buon livello di produzione nella quasi totalità delle superfici vitate”.

“Inoltre – aggiunge ~ dopo anni piuttosto preoccupanti per la forte diffusione della flavescenza dorata in larghe zone della provincia, si può notare un netto miglioramento nella maggior parte dei vigneti: segno, questo, che il lavoro di espianto e di controllo sanitario effettuato dagli agricoltori sta dando nel tempo i risultati sperati. Non è certamente il momento di abbassare la guardia, ma è lecito pensare che la fase più critica dell’emergenza sia alle spalle”. 

Anche le condizioni meteorologiche lasciano presupporre buoni risultati. La piovosità dell’annata, alternata ai periodi di caldo intenso tra maggio, fine giugno e luglio, hanno garantito uno sviluppo vegetativo piuttosto equilibrato dei vigneti. A differenza di alcune delle precedenti annate, abbiamo sperimentato anche periodi di sufficiente escursione termica tra giorno e notte, facendo presagire anche un buono sviluppo fenologico dei grappoli. 

“I prossimi 10-14 giorni – è la previsione di Puppin – ovvero quelli immediatamente precedenti all’inizio della vendemmia, si preannunciano molto caldi, a livelli di piovosità nulli e caratterizzati da basse escursioni notturne; situazione che potremmo definire piuttosto normale per il periodo, visto soprattutto l’andamento  delle ultime stagioni, ma forse non ideale per assicurare una maturazione perfetta dell’uva. 

Sarà inoltre opportuno monitorare con speciale attenzione il Pinot grigio, sicuramente la varietà che aprirà la vendemmia, perché i periodi di umidità continuativa del mese passato potrebbero favorire l’insorgere da un giorno all’altro di fenomeni di muffa o marcescenza. Come accennato in precedenza, possiamo ottimisticamente attenderci un’annata di qualità molto alta e con rese medie leggermente superiori”.

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