ROMA – Ismea ha pubblicato l’ultimo aggiornamento di Tendenze Frutta, dedicato alla frutta estiva, con un focus sulle pesche e nettarine.
Il settore italiano sta vivendo una campagna positiva, grazie a un contesto commerciale favorevole e quotazioni all’origine superiori agli anni precedenti.
L’Italia, secondo produttore europeo dopo la Spagna, è l’unico tra i principali player a non aver subito una riduzione del raccolto. La produzione nazionale 2025 è stimata da Europech in circa 930 mila tonnellate, lo 0,5% in più rispetto al 2024, a differenza di quanto avvenuto in Spagna, Grecia e Francia. Le pesche e nettarine italiane mostrano inoltre un’elevata qualità, con frutti di calibro superiore alla media e buone caratteristiche organolettiche.
La campagna commerciale 2025 si sta caratterizzando per l’equilibrio tra offerta e domanda, anche in virtù del calo dell’offerta dei Paesi concorrenti. Sul mercato nazionale in quasi tutte le piazze monitorate da ISMEA, nel 2025 i prezzi alla produzione delle pesche e nettarine – sia a polpa gialla che bianca – risultano in crescita rispetto al 2024 e alla media del triennio. Ad esempio, per le pesche a polpa gialla, a luglio 2025 il prezzo medio nazionale all’origine si è attestato a circa 0,95 euro/kg, il 12% in più rispetto a luglio 2024 e il 7% in più rispetto alla media del triennio 2022-2024.
Sul fronte della bilancia commerciale, i dati a consuntivo 2024 indicano una ripresa degli scambi dell’Italia di pesche e nettarine e un miglioramento del saldo che ha registrato un attivo di 13,4 milioni di euro. Le esportazioni hanno sfiorato i 161 milioni di euro, in aumento del 26% rispetto al livello del 2023, con un incremento del 37% anche in termini di volumi. Per il 2025 le esportazioni verso i mercati europei procedono in maniera spedita e sulla base di quotazioni più alte rispetto agli ultimi anni. Questo fa prevedere che il saldo della bilancia commerciale sia ampiamente positivo, sia in termini di quantità, sia di valore.