Macfrut apre a Rimini con il settore ortofrutticolo in salute: 16 miliardi di fatturato (+11,6%) e 1400 espositori

RIMINI – L’ortofrutta, con una produzione da 16 miliardi e un export che nel 2023 arriva a 11,6 in crescita del 10 per cento sul 2022, si conferma un settore strategico per l’Italia ma, per dirla con i ricercatori di Ismea “la base produttiva e organizzativa hanno necessità di adeguarsi ad un contesto sempre più complesso”.

L’edizione nunero 41 di Macfrut che si è aperta questa matrina a Rimini per chiudersi il 10 maggio è l’occasione per tracciare una road mappa per affrontare le sfide del futuro tra gli effetti delle guerre in corso e un calo del consumo tra le famiglie italiane. Secondo Coldiretti “lo scorso gennaio il blocco dei traffici sul Mar Rosso legati agli attacchi Houthi ha quasi dimezzato le esportazioni in quantità di frutta e verdura italiane in Asia (-47%) e ha comportato un aumento dei costi di spedizione”. Nell’analisi elaborata dall’organizzazione guidata da Ettore Prandini le produzioni più a rischio sono i derivati del pomodoro, che valgono complessivamente circa 270 milioni all’anno, e poi mele e kiwi. Senza dimenticare che negli ultimi cinque anni le famiglie italiane hanno rimunciato a quasi 40 chilogrammi di prodotti ortofrutticoli.

Che fare, allora? Ismea indica tre opportunità. La prima: secondo i ricercatori si tratta di settore in cui molto spesso tecniche e varietà non si adattano al nuovo scenario ed è per questo che la ricerca e l’innovazione avranno un ruolo determinante per il futuro, così come la diffusione a tappeto della difesa attiva contro le calamità. La seconda: dinamiche produttive nazionali e internazionali hanno riportato al centro la fase produttiva: forse è finita l’epoca delle eccedenze  e la qualità del prodotto assume un ruolo determinante per il successo. La terza: potrebbe essere necessario un «nuovo patto col consumatore» nel quale a fronte del prezzo ben più alto pagato devono migliorare le caratteristiche
organolettiche.

Si vedrà. Intanto a Rimini 1400 espositori, il 40 per cento esteri, raccontano filiere e territori, analizzano le tendenze del consumo e provano sul campo le innovazioni con un focus sui nuovi mercati esteri, ad esempio la penisola Arabica. E il ministro delle Politiche agricole,  Francesco Lollobrigida che ha inaugurato la fiera internazionale,  assicura: “Il governo continuerà a lavorare anche in Europa, per sostenere la competitività delle imprese”.

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