Florovivaismo. Myplant: record produzione (3,25 miliardi euro) nel 2024. Export in crescita: 1,62 miliardi (+6,3%). Toscana oltre il miliardo, Liguria regina dei fiori

MILANO – Produzioni italiane florovivaistiche oltre 3,25 miliardi di euro confermano trend positivo e record. La Toscana sfonda il miliardo, Liguria sempre più ‘regina dei fiori’. Crescita export in valore e volumi. Insomma, florovivaismo tricolore è una bandiera del Made in Italy nel mondo.


In vista della decima edizione di febbraio 2026, Myplant & Garden, il più importante salone internazionale per i professionisti del florovivaismo, del garden, del paesaggio e del verde sportivo in Italia, conferma il trend positivo del valore delle produzioni florovivaistiche italiane, dopo le anticipazioni diffuse mesi fa.

Valore produzioni in crescita: è record

Il settore si conferma in crescita, nonostante le sfide poste dagli sbalzi climatici che continuano a influenzare l’agricoltura in generale.
Il 2024, secondo i dati Istat, ha registrato il nuovo record di valore alla produzione, superando i 3,25 miliardi di euro: +3,5% rispetto all’anno precedente, +23% rispetto a cinque anni fa e +30,8% rispetto a dieci anni fa. Il 54,5% del valore totale della produzione florovivaistica è attribuito al comparto vivaistico, che ha superato quota 1,7 miliardi di euro (+3,4% rispetto all’anno precedente).

Il 45,5% proviene dall’attività floricola, che ha toccato 1,5 miliardi di euro (+3,5% rispetto al 2023).

Trend 2015-2024

Negli ultimi dieci anni – nel 2015 la produzione complessiva ammontava a circa 2,5 miliardi di euro), l’attività floricola ha registrato una crescita media annua del +2,8%, mentre l’attività vivaistica un +2,6% di crescita media annua.

l comparto rappresenta l’8% delle produzioni vegetali e il 5,3% del totale agricoltura, rappresentato, secondo l’ultimo censimento agricolo, da 20mila imprese (9.356 operative nel vivaismo e 11.855 per piante e fiori).

Sono oltre 45mila gli ettari di terreno dedicato al florovivaismo in Italia.

La TOP TEN delle regioni con la maggiore produzione florovivaistica nel 2024 è così composta, nell’ordine: Toscana, Liguria, Sicilia, Lombardia, Lazio, Campania, Puglia, Emilia Romagna e Veneto, con il Friuli-Venezia Giulia a tallonare il Piemonte per la decima posizione. Tutte queste regioni, ad eccezione di Campania e Puglia, hanno registrato un incremento produttivo pari o superiore al 3%.

Classifica valore produzione FLOROVIVAISTICA Regioni italiane (in 000 euro, 2024)

Classifica valore produzioni Regioni italiane (in 000 euro, 2024)
per tipologia

Analisi territoriale

La produzione florovivaistica è prevalentemente concentrata nelle regioni centro- settentrionali:
• Centro Italia: 39% del valore complessivo: oltre 1,26 miliardi di euro, +3,5%
• Nord Italia: 38%: oltre 1,23 miliardi di euro, +4,1%
• Sud Italia: 23%: 760 milioni, +2,8%

Il CENTRO ITALIA guida le produzioni nazionali (oltre il miliardo e 260 milioni di valore, +3,5%), trainato come da tradizione dalla performance della regione Toscana che mantiene saldamente il primato delle produzioni vivaistiche nazionali (con una quota del 55% del mercato italiano e del 90% del Centro Italia) con un valore alla produzione aggregata che sfonda il miliardo: 955 milioni di euro (+3,5% sul 2023) di produzioni vivaistiche, cui vanno aggiunti i 59 milioni (+3,7% sul 2023) della floricoltura.

In netta ripresa il Lazio, altra regione-chiave dell’area, che dopo la stagnazione del 2023 chiude il 2024 a quota 196 milioni (+4,4% per le produzioni vivaistiche, + 2,5% per le produzioni floricole).

Il NORD ITALIA ha espresso un valore di oltre 1 miliardo e 230 milioni (+4,1%).

A trainare le regioni settentrionali, la Liguria ‘regina dei fiori’ con oltre 450 milioni solo di produzioni floricole e 8,2 di colture vivaistiche; poi la Lombardia, in campo positivo (+2,6%) sia nel vivaismo a quota 168 milioni che nelle coltivazioni floricole (118 milioni, +5%).

Altre regioni decisive per il mercato florovivaistico del Nord sono Emilia-Romagna (157 milioni, +3,4%), Veneto (oltre quota 139 milioni, +5%), Piemonte (quasi 89 milioni) e Friuli VG (anch’esso quasi a 89 milioni – +4,9% -, in decisa crescita da anni). In termini percentuali, il Nord est è cresciuto più del Nord ovest, mentre in termini di valore, il Nord ovest – trascinato da Liguria e Lombardia – ha registrato performance molto positive.

Le 8 REGIONI DEL SUD raggiungono i 760 milioni di valore (+20 milioni, +2,8%)

Dopo i cali produttivi floricoli registrati nell’anno precedente da Puglia e Campania, rientrate in campo positivo nel 2024, il comparto è in ripresa, segnando +2,6% per le produzioni floricole e +3,2% per quelle vivaistiche.
La Sicilia, pilastro produttivo del Mezzogiorno, registra buoni aumenti sia per le produzioni di fiori e piante da vaso (+4,2%), sia per il vivaismo (+2,5%). In termini di valore complessivo, la Sicilia ha generato 314 milioni di euro, la Campania quasi 190 e la Puglia ha sfiorato i 178 milioni.

Export: saldo positivo e primato internazionale

Il florovivaismo conferma una volta di più il proprio importante ruolo nel settore primario.
La bilancia commerciale del comparto è stabilmente positiva da anni, nonostante l’impennata delle importazioni delle ultime stagioni (nel 2024 l’import ha raggiunto gli 888 milioni di euro, registrando un +30% in valore e +46% nei volumi).

Il saldo costantemente positivo e il forte richiamo all’Italia dal punto di vista dell’immagine fanno del florovivaismo italiano una bandiera del Made in Italy nel mondo.
Un posizionamento avvalorato anche dall’andamento dell’export tricolore (l’Italia è il terzo
esportatore mondiale per valore).

Se i dati parziali del 2025 ci riferiscono che nei primi tre mesi del 2025 le esportazioni si sono avvicinate al mezzo miliardo di euro di valore, i dati ufficiali registrano un export per il 2024 pari a un valore di 1,62 miliardi di euro (+6,3% in valore – dato Istat), con un significativo aumento dei volumi: +9,5% (Commercio con l’estero dei prodotti agroalimentari 2024, Crea).

Il 70% del prodotto tricolore è destinato ai mercati d’oltreconfine, principalmente in Europa, divisa tra i Paesi dell’UE27, cui arriva il 78% dell’export italiano e i Paesi extra-UE, che valgono il 13% delle esportazioni.

“I numeri confermano ciò che vediamo ogni anno nei padiglioni della nostra fiera: un settore vivace, resiliente e in costante evoluzione – afferma Valeria Randazzo, Exhibition manager di Myplant -. L’Italia continua a distinguersi per la qualità delle sue produzioni florovivaistiche, l’attenzione all’innovazione e la capacità di affrontare le sfide ambientali e di mercato. Myplant & Garden – conclude Randazzo – è orgogliosa di rappresentare e promuovere questa eccellenza nei mercati di tutto il mondo, offrendo ogni anno un punto di incontro strategico per tutta la filiera”.

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