Mais sano, latte sicuro: Aral e Condifesa Lombardia insieme

BRESCIA – Non c’è latte di qualità senza un mais in perfette condizioni sanitarie: un pilastro fondamentale per garantire al consumatore l’eccellenza di prodotti caseari Dop conosciuti ed esportati in tutto il mondo come il Grana Padano.

Questo il messaggio emerso dal convegno organizzato da Condifesa Lombardia Nord-Est in occasione della Fiera di Orzinuovi: qui, in uno dei centri chiave della pianura di Brescia, capitale zootecnica d’Italia con il primato nazionale per la produzione di latte, il Consorzio bresciano che gestisce le polizze agevolate da contributi pubblici per la tutela dei raccolti agricoli (oltre 5600 soci anche nelle province di Lecco, Como, Sondrio e Varese) ha scelto di mettere a confronto gli agronomi del suo servizio tecnico Futuragri con i tecnici di A.R.A.L, l’Associazione Regionale Allevatori di Lombardia, per ribadire la solidità di una sinergia e di un’alleanza fondamentale per sostenere la competitività del sistema agro-zootecnico bresciano e lombardo.

“Siamo due facce di una stessa medaglia che lavorano a stretto contatto per garantire sicurezza alimentare, eccellenza Made in Italy e risultati economici adeguati ad agricoltori ed allevatori – ha detto il presidente Condifesa Giovanni Martinelli aprendo il convegno con la presidente di Coldiretti Brescia Laura Facchetti – . Abbiamo scelto Orzinuovi, uno dei più importanti hub lattiero-caseari della pianura bresciana, per ribadire la necessità di una stretta collaborazione che parte dal campo ed arriva alla stalla”.

Al centro del dibattito il delicato tema delle microtossine del mais, che attraverso l’alimentazione possono naturalmente arrivare anche nel latte: da qui l’attenzione massima alla qualità che caratterizza un sistema ormai collaudato di assistenza a difesa delle peculiarità di un comparto strategico per l’economia lombarda.

“Il mais è il primo anello della filiera latte e per una zootecnia forte preservare qualità del mais diventa un obiettivo imprescindibile – ha sottolineato il direttore Condifesa Alessandro Iengo, alla sua prima uscita ufficiale-. Come Condifesa siamo a fianco dei soci per offrire sostegno sia sul fronte della prevenzione e della consulenza che su quello della gestione del rischio con polizze ad hoc”.

Da qui gli approfondimenti tecnici di Lorenza Michelon e Daniele Della Torre di FuturAgri, che hanno parlato dei danni provocati dalle micotossime evidenziando il ruolo cruciale della difesa mirata contro Diabrotica e Piralide, mentre Marco Bellini, tecnico A.R.A.L./Lombardia Alleva, si è concentrato sul tema delle aflatossine nel latte delineando le strategie per una filiera sicura.

“Gli agronomi Condifesa scendono quotidianamente in campo per assicurare che nei nostri allevamenti arrivi un mais sano e sicuro ai massimi livelli possibili – ha spiegato Martinelli, anche vicepresidente A.R.A.L. -. Il tutto in simbiosi con i tecnici A.R.A.L., che monitorano e controllano la qualità del prodotto quindi, per garantire ad agricoltore ed allevatore che il miglior prodotto possibile in campo possa trasformarsi in eccellenza e tipicità con il Grana Padano, senza dubbio il core business delle nostre stalle”.

D’accordo il presidente ARAL, Gian Enrico Grugni.

“ARAL collabora già da tempo con Condifesa ed altri organismi perché abbiamo una vision comune: la sicurezza alimentare e la difesa del reddito aziendale – ha detto-. Per questo siamo impegnati tecnicamente e analiticamente sul monitoraggio delle produzioni dal campo alla stalla con una squadra di 320 dipendenti ed un gruppo di professionisti a servizio di oltre 7000 allevatori soci nella regione che rappresenta il 50% della zootecnia italiana. Un compito che non può prescindere da sinergie virtuose come quella con Condifesa, con il quale in futuro faremo sempre di più e sempre meglio”.

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