Vendemmia Basilicata: crescita del 40% rispetto al 2024, produttività tornata nella norma

ROMA – È in corso in tutta la Basilicata la vendemmia 2025, che si attesta a un +40% rispetto al 2024. Gli incendi hanno compromesso alcuni vigneti, ma il raccolto torna a livelli in linea con la media storica.

È quanto rilevato dall’indagine vendemmiale 2025, realizzata attraverso un processo di armonizzazione delle metodologie adottate da Assoenologi, Unione italiana vini (Uiv) e Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) al quale si aggiunge il contributo dell’Ufficio competente del Masaf e delle regioni.

Ad un inverno mite su tutto il territorio regionale, è seguita una primavera con il giusto grado di piovosità e con temperature ottimali che hanno favorito, quasi ovunque, lo sviluppo delle viti. Solo in alcuni areali le gelate tardive hanno causato qualche problema. Il caldo registrato tra fine giugno e inizio luglio non ha compromesso il potenziale produttivo e ha favorito la salubrità delle uve, rendendo più facile il controllo sulle patologie. Unica nota da segnalare, sono stati degli incendi che compromesso irrimediabilmente alcuni vigneti.

La produttività si prospetta tornata a livelli di normalità, con tempi di raccolta in linea con la media storica. Per l’Aglianico del Vulture, uno dei vitigni principali della Basilicata, si dovrà attendere almeno la seconda metà del mese di ottobre, ma molto dipenderà dal progredire dall’andamento meteorologico di questo periodo.

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