ROMA – E’ in corso in tutta la Sardegna la vendemmia 2025, la cui produzione si attesta invariata rispetto al 2024. Nonostante le elevate temperature estive, il raccolto si prospetta di qualità.
È quanto rilevato dall’indagine vendemmiale 2025, realizzata attraverso un processo di armonizzazione delle metodologie adottate da Assoenologi, Unione italiana vini (Uiv) e Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) al quale si aggiunge il contributo dell’Ufficio competente del Masaf e delle regioni.
Nell’isola l’inverno ha registrato temperature superiori alla media con scarse piogge, seguito da una primavera piovosa soprattutto nel versante orientale, che ha permesso un buono sviluppo vegetativo grazie al ripristino delle riserve idriche. A maggio si sono verificati attacchi di peronospora e oidio in alcune zone (Barbagia, Campidano di Cagliari, Trexenta), affrontati efficacemente con l’intervento tecnico e il caldo estivo. È stato segnalato però un aumento della diffusione della cicalina. Le temperature elevate estive sono state mitigate dal maestrale, e gli sbalzi termici giorno-notte hanno favorito una buona maturazione delle uve. Tuttavia, dalla seconda metà di agosto grandinate e siccità hanno compromesso parte del raccolto in diverse aree.
Dopo un germogliamento precoce, le fasi di fioritura e invaiatura sono risultate in linea con gli anni precedenti, così come la maturazione, che inizialmente sembrava anticipata ma si è poi stabilizzata nei tempi consueti. La vendemmia è partita nella prima settimana di agosto per le uve destinate agli spumanti, seguita dopo Ferragosto dalla raccolta delle uve internazionali, dei moscati e del Vermentino per vini a bassa gradazione alcolica. Sono poi state raccolte le uve per vini rosati e vermentini fermi, mentre a settembre è iniziata la raccolta del Nasco. Le varietà a bacca rossa tipiche, come Cannonau e Carignano, sono ancora in maturazione, con la raccolta dipendente dall’evoluzione climatica.
Questo quadro climatico e agronomico evidenzia un’annata complessivamente favorevole per la vite, seppur con alcune criticità climatiche estive, che non hanno tuttavia pregiudicato la qualità attesa del raccolto.
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