VALDOBBIADENE (TV) – “Un gruppo di esagitati è entrato nei vigneti di Santo Stefano di Valdobbiadene, inveendo contro i viticoltori ed urlando frasi sconnesse su presunti diritti dei lavoratori. A questo hanno portato le dichiarazioni deliranti pronunciate negli ultimi giorni dal consigliere regionale Andrea Zanoni, che più che della campagna tout court si interessa evidentemente della campagna elettorale, la sua, fomentando atti che rischiano di diventare pericolosi”.
L’assessore regionale all’Agricoltura Federico Caner ha appreso da alcuni viticoltori della presenza, nella mattinata di ieri, martedì 16 settembre, di alcuni soggetti che, penetrati nei loro terreni, hanno accusato gli imprenditori di caporalato e di varie altre irregolarità.
“Solo ieri il consigliere Zanoni aveva denunciato gli imprenditori del settore di non aver aderito alla check-list volontaria per la legalità contro il caporalato, attivata dalla Prefettura, facendo fallire l’iniziativa. – continua Caner – Quando un rappresentante delle istituzioni sostiene che ‘Molte aziende preferiscono l’opacità per non rinunciare allo sfruttamento’, attacca un intero settore, eccellenza riconosciuta a livello internazionale e garanzia di lavoro per tante famiglie, con dichiarazioni che non hanno alcun fondamento. Ma è evidente che a Zanoni interessa più la polemica politica che la tutela dei lavoratori. I viticoltori veneti non meritano di essere continuamente dipinti come irregolari: chi generalizza in questo modo offende un intero settore e danneggia l’immagine del nostro territorio”.
“Nel ricordare a Zanoni i recenti articoli di stampa, che ben descrivevano le file dei giovani vendemmiatori per mettersi in regola con le visite mediche tanto da costringere la Ulss ad aprire gli ambulatori anche la domenica, aggiungo che l’unico sistema per far emergere l’irregolarità è abbattere la burocrazia e reinserire i voucher in agricoltura. Se un imprenditore spende più in pratiche che in stipendi, probabilmente il problema non è il caporalato o la Legge Bossi Fini come sostiene Zanoni, bensì l’eccesso di burocrazia, ed è su quella che dobbiamo lavorare”, conclude Caner.