Olio. Da quando si può considerare campagna 2022/2023? Il Mipaaf fa chiarezza, ma resta l’incertezza UE

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ROMA – “Il Regolamento (UE) 2021/2117, ed in particolare l’articolo 1, paragrafo 4, ha stabilito, tra le altre, che la campagna di commercializzazione vada dal 1° settembre al 31 agosto dell’anno successivo nel settore delle olive da tavola, e dal 1° ottobre al 30 settembre dell’anno successivo nel settore dell’olio di oliva. A parere della Scrivente la “campagna di raccolta” non ha alcun legame con la “campagna di commercializzazione”, trattandosi di due definizioni differenti sia nella sostanza che nel fondamento legislativo. Pertanto si ritiene che i due periodi temporali che si riferiscono alla “campagna di raccolta” e alla “campagna di commercializzazione” non debbano necessariamente coincidere.”

Scrive così il direttore generale del Mipaaf, Luigi Polizzi, in merito alla discussione in atto per la quale, secondo il regolamento UE, l’olio prodotto entro settembre dell’anno in corso non può rientrare nel nuovo raccolto. Ora tuttavia la teoria sembra avere un fondamento giuridico vincolante per gli organi di controllo italiani, primo tra tutti la Repressione Frodi.

Resta tuttavia la normativa europea da parte di Bruxelles: l’Accordo Internazionale dell’olio di oliva e delle olive da tavola del 2015, su cui si basa il Consiglio oleicolo internazionale (Coi), nel Capitolo 2, articolo 2, comma 10 stabilisce che: “Per campagna oleicola si intende il periodo che va dal 1 settembre dell’anno in corso al 31 agosto dell’anno successivo per le olive da tavola e il periodo che va al 1 ottobre dell’anno in corso al 30 settembre dell’anno successivo per l’olio di oliva.”

Ora i produttori si attendono una risposta precisa e legittimata dagli organi competenti.

 

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