Fao, la siccità obbliga a gestire meglio risorse idriche

La siccità in alcune parti del mondo ha avuto pesanti ripercussioni sulla produzione cerealicola mondiale ed ha contribuito al rialzo dei prezzi alimentari registrato ogni anno a partire dal 2007. Questo dato, secondo la Fao, sottolinea la necessità di trasformare il modo in cui l’acqua viene usata – e sprecata – lungo l’intera filiera alimentare. Nel suo intervento alla cerimonia d’apertura della Settimana mondiale dell’acqua (Stoccolma 26-31 agosto 2012), il Direttore generale della Fao, José Graziano da Silva, ha affermato "Non esiste sicurezza alimentare senza sicurezza delle risorse idriche", facendo notare che il recente rapporto della FAO The State of Land and Water Resources for Food and Agriculture (Lo Stato Mondiale delle Risorse Idriche e Fondiarie per l’Alimentazione e l’Agricoltura) avverte chiaramente che scarsezza d’acqua ed inquinamento stanno mettendo a rischio in tutto il mondo interi sistemi produttivi.

Fao – La Settimana mondiale dell’acqua è una conferenza annuale dove responsabili politici ed esperti di tutto il mondo discutono delle risorse idriche e della loro gestione. "L’agricoltura come viene praticata oggi – ha aggiunto Graziano da Silva – è una delle cause di questo fenomeno, poiché rappresenta il 70% di tutto il consumo d’acqua a livello mondiale". Facendo notare come il settore della produzione alimentare offra anche un enorme potenziale per cambiare il modo in cui l’acqua viene utilizzata, ha poi proseguito: "L’agricoltura è l’elemento chiave per un uso sostenibile delle risorse idriche". Per raggiungere quest’obiettivo e soddisfare la crescente domanda di cibo "dobbiamo riuscire a produrre in modo che si preservino le risorse idriche, si usino in modo più sostenibile ed intelligente, e si aiuti così l’agricoltura ad adattarsi al cambiamento climatico".

Proposta – Per far ciò la Fao propone un nuovo piano d’azione per la gestione dell’acqua in agricoltura "Coping with water scarcity: An action framework for agriculture and food security", che individua alcune aree prioritarie d’intervento. Modernizzazione dei sistemi irrigui – I vecchi sistemi irrigui devono essere modernizzati per riuscire a rispondere alle necessità degli agricoltori di domani e consentire un uso più efficiente dell’acqua, che aiuti a incrementare la produzione. L’irrigazione agricola del futuro dovrà sempre più basarsi su sistemi di tubature e mettere insieme in modo sostenibile differenti fonti, incluse le falde freatiche.

Migliore stoccaggio dell’acqua piovana a livello agricolo – Immagazzinando l’acqua in stagni di piccole dimensioni o direttamente nel terreno gli agricoltori possono ridurre i rischi connessi con la siccità e incrementare la produzione.

Riciclare e rimpiegare – Riutilizzare l’acqua, in particolare le acque reflue trattate provenienti dai centri urbani, può aiutare la produzione agricola nelle zone aride, un modo più sistematico e sicuro di usarle può fare incrementare la produzione locale.

Controllo dell’inquinamento – Devono essere introdotte norme più strette di controllo della qualità dell’acqua e meccanismi efficaci per farle rispettare al fine di ridurre l’inquinamento idrico che non fa che peggiorare la situazione.

Ridurre lo spreco di cibo – La riduzione delle perdite post-raccolto deve essere parte integrante di qualsiasi strategia che affronti la penuria d’acqua. Il 30% di tutto il cibo prodotto a livello mondiale – l’equivalente di 1,3 miliardi di tonnellate – va ogni anno perduto o sprecato lungo la catena alimentare "dal campo alla forchetta". Ridurre queste perdite aiuterà a ridurre la pressione su risorse naturali essenziali per la produzione alimentare quali la terra e l’acqua. Inoltre le politiche agricole dovrebbero considerare il potenziale che la produzione non irrigua ancora offre in molte aree, e cercare una combinazione integrata di agricoltura irrigua e piovana.

 

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