ROMA – Si avvicina il momento della trebbiatura del grano e, nell’attesa, BMTI ha realizzato un’analisi sui prezzi delle ultime battute della campagna 2024/2025.
Lo studio realizzato da BMTI sui dati delle Borse Merci e delle Camere di Commercio mostra come a metà maggio, il prezzo del grano duro in Italia si sia attestato intorno ai 309 euro a tonnellata, segnando un calo del 10,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Su tale ribasso ha inciso anche l’attesa di un raccolto nazionale 2025 in deciso aumento. Si stimano, infatti, 4,1 milioni di tonnellate di raccolto, in crescita del 17,8% rispetto al 2024 (elaborazione BMTI su dati IGC).
Al contrario, chiudono in netto calo le importazioni dai paesi extra UE: secondo le elaborazioni del 18 maggio 2025, infatti, passano da 1,85 a 1,44 milioni di tonnellate, pari a una diminuzione del 22,3%. In particolare, si sono dimezzati gli arrivi da Turchia e Kazakistan mentre sono aumentati del 94% gli acquisti dal Canada, da sempre uno dei principali fornitori per l’Italia.
Anche il grano tenero mostra segnali di rallentamento nei prezzi. A metà maggio le quotazioni dei listini delle Borse Merci, si sono attestate sui 246 €/t, comunque superiori dell’8,8% rispetto allo scorso anno. Anche in questo caso le aspettative sul raccolto 2025 sono positive, con una crescita stimata del 10,1% rispetto al 2024 (elaborazione BMTI su dati Osservatorio Cereali della Commissione Europea).