ROMA – I vasi da florovivaismo non sono imballaggi tradizionali, ma mezzi di produzione indispensabili a garantire il ciclo produttivo della pianta. Finalmente il CONAI ha riconosciuto le istanze del settore e ha sospeso ufficialmente l’applicazione del Contributo Ambientale (CAC) sui vasi in plastica per fiori e piante.
Un risultato importante per tutta la filiera raggiunto grazie all’azione congiunta di Cia-Agricoltori Italiani e della sua associazione dedicata Florovivaisti Italiani.
“La decisione del CONAI, arrivata con la circolare del 25 giugno, è una vittoria che premia la nostra perseveranza -dichiara il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini-. È il risultato della nostra ferma presa di posizione al tavolo di confronto promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dove abbiamo sempre ribadito lo stesso principio: i vasi utilizzati dai nostri agricoltori sono beni strumentali alla produzione e non imballaggi; quindi, non possono essere soggetti all’applicazione del CAC, che risulterebbe un carico burocratico ed economico ingiustificato per le imprese”. Ora “questa sospensione ci dà ragione, ma restiamo impegnati e attenti -continua Fini-. Ci aspettiamo che dal tavolo MASE emergano indicazioni chiare, coerenti e rispettose di questo principio e venga garantita una linea interpretativa univoca e sostenibile per tutta la filiera, in piena coerenza con il quadro normativo europeo”.
Cia e Florovivaisti Italiani continueranno a lavorare in tutte le sedi competenti per giungere a una regolamentazione equa, che tuteli pienamente il lavoro e la competitività del comparto.