ROMA – Una visione e un piano d’azione condiviso per sostenere e promuovere il vino italiano, patrimonio culturale e pilastro dell’economia nazionale, salvaguardando il comparto dagli attacchi ideologici del neo-proibizionismo provenienti da alcuni ambienti europei e sovranazionali, oltre che uno sguardo sull’attualità, dai rapporti commerciali con gli Stati Uniti alla vendemmia già in corso in alcune aree del Paese.
Questo il fulcro dell’incontro tenutosi oggi a Palazzo Chigi tra i rappresentanti della filiera vitivinicola italiana – Alleanza Cooperative Agroalimentari, Assoenologi, CIA-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri, Federdoc, Federvini e Unione Italiana Vini – e il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, On. Francesco Lollobrigida, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il Sottosegretario di Stato alla Salute Marcello Gemmato. L’incontro segna l’avvio di un nuovo percorso strategico per la definizione di una campagna di comunicazione istituzionale, con l’obiettivo di tutelare il vino e l’intero settore vitivinicolo, pilastri dell’economia e dell’identità nazionale, rafforzandone il valore autentico sia sul mercato interno che nello scenario globale.
L’incontro odierno ha ribadito la necessità impellente di una risposta nazionale unitaria, strutturata e incisiva per contrastare tendenze allarmistiche e proibizioniste che si registrano a livello internazionale. Ciò anche in vista della definizione dell’aggiornamento della Dichiarazione delle Nazioni Unite sulle malattie non trasmissibili, attesa per la fine del prossimo settembre.
I componenti del Tavolo della Filiera del Vino, espressione del comparto produttivo italiano, hanno sottolineato l’urgenza di sostenere una comunicazione che rimetta al centro i valori culturali e sociali del vino: un prodotto che è espressione di storia, tradizione e legame indissolubile con il territorio e le comunità locali. Tale iniziativa dovrà promuovere con chiarezza la cultura del bere responsabile, ispirato ai princìpi di moderazione e convivialità tipici della Dieta mediterranea e dovrà veicolare un messaggio chiaro e autorevole, fondato su un approccio trasparente e oggettivo, basato sulle più recenti evidenze scientifiche.