ROMA – A fare da contraltare a quella che si presenta come un’ottima annata, un quadro di mercato particolarmente complesso, sollecitato da nuovi modelli di consumo che anche il comparto vino sta iniziando ad intercettare.
La campagna 2024/2025 si è chiusa con un lieve incremento dei prezzi nel settore vinicolo, con l’Indice Ismea dei prezzi alla produzione che registra un +1% complessivo, evidenziando però dinamiche diverse tra i segmenti: i vini da tavola crescono del 4% grazie ai bianchi, mentre i rossi calano; le Doc-Docg segnano un -2% per effetto dei rossi, con un lieve aumento dei bianchi; mentre le Igt mostrano un +1% equamente distribuito.
Facendo un’analisi congiunturale, nei mesi estivi si è osservata una flessione dei listini in attesa della nuova campagna e dell’evoluzione del quadro produttivo internazionale, che incide maggiormente sui vini da tavola, mentre le Doc-Docg seguono dinamiche più autonome.
Le giacenze al 31 luglio 2025 risultano stabili rispetto all’anno precedente (dati Cantina Italia). Sul fronte della domanda interna, la GDO mostra una crescita degli acquisti di bollicine, sia in volume che in valore, a fronte di un rallentamento dei vini fermi (dati Ismea/Nielsen IQ).
Per quanto riguarda la domanda estera, dopo un 2024 positivo, i primi cinque mesi del 2025 confermano i valori raggiunti con una lieve riduzione dei volumi (-4%) dovuta al calo delle spedizioni di vini comuni, mentre le Dop registrano un incremento.