ROMA – “A oltre un anno di distanza dalla sua entrata in vigore, e nonostante i ripetuti appelli della filiera a intervenire in tal senso, non esistono ancora soluzioni per sciogliere il pericoloso paradosso venutosi a creare a seguito della mancanza di strumenti atti a garantire il rispetto dell’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile per tutti i mezzi agricoli, anche se fermi o non circolanti su strada”.
Lo ricorda il presidente della Copagri Tommaso Battista, rilanciando le preoccupazioni dei tantissimi operatori del settore che da mesi vivono in uno scomodo limbo legislativo.
“Non possiamo, quindi, che condividere pienamente i contenuti di una serie di emendamenti, presentati da praticamente tutte le forze politiche, che vanno nella direzione di colmare questa grave lacuna, estendendo anche ai mezzi agricoli fermi od operanti in aree private l’esonero già previsto nel ddl annuale sulle PMI per carrelli elevatori e altri veicoli utilizzati in aree ferroviarie, portuali e aeroportuali”, prosegue il presidente, ringraziando i firmatari degli stessi e caldeggiandone una rapida e convinta approvazione.
“Più volte negli scorsi mesi, anche insieme alle altre sigle del settore agricolo e della meccanizzazione, ci siamo adoperati per tenere alta l’attenzione sul tema e per cercare di individuare una soluzione concertata e definitiva, registrando la grande sensibilità del parlamento, grazie alla quale si era arrivati a diversi rinvii e alla previsione di istituire un tavolo di confronto per dipanare questa intricata matassa”, continua Battista.
“Si tratta di una problematica che si trascina da ormai un paio d’anni, a seguito del recepimento di una direttiva comunitaria che ha reso l’RC obbligatoria per tutti i mezzi, andando a creare non pochi grattacapi a tutti i proprietari di macchine agricole ferme o circolanti in aree private; questi mezzi, infatti, non essendo tenuti ad avere una targa, condizione imprescindibile per stipulare una polizza assicurativa, si trovano nella evidente condizione di non poter ottemperare a tale obbligo”, conclude il presidente, esprimendo grande apprezzamento per gli emendamenti al ddl annuale sulle PMI, con i quali “si andrebbe finalmente a mettere un punto definitivo a questo corto circuito normativo”.