Basilicata. Filiere agroalimentari: Braia, l’aggregazione oltre le appartenenze

«Quando a presentare ben quattro progetti di filiera é una filiera costituita da una rappresentativa istituzionale di tre associazioni di categoria e del mondo cooperativistico, la soddisfazione per la maturità che dimostra, oggi, il sistema agricolo regionale é doppia. E’ uno di quei valori alla base della rinascita della Basilicata con un nuovo modo di stare insieme nel mondo agricolo, per portare l’agricoltore nella catena del valore». Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia.

«E’ una giornata oserei dire, quindi, emblematica e storica – prosegue l’assessore Braia – per l’agricoltura di Basilicata. Finalmente responsabilità e consapevolezza diventano il binomio imprescindibile che viene riconosciuto dagli agricoltori, dai trasformatori e dai commercianti o distributori commerciali che hanno condiviso i 4 progetti di filiera che sono pervenuti in regione, tra i 23 candidati ai bandi del Psr Basilicata 2014/2020. Al momento per le filiere la disponibilità finanziaria è di circa 64 milioni di euro con cui saranno finanziati i primi 16 progetti valutati ammissibili.

Ringrazio per l’invito a partecipare a questa importante iniziativa organizzata da Agrinsieme Basilicata (Cia, Confagricoltura, Cooperative Italiane e Copagri) che nei giorni scorsi, ha voluto rilanciarsi e presentare ufficialmente il programma 2019 proprio nel corso degli Stati Generali dell’agricoltura e dello sviluppo rurale di Basilicata, cogliendo l’opportunità della due giorni che ha coinvolto l’intero comparto agricolo lucano.

Ho apprezzato le parole e l’attestazione di stima dei dirigenti regionali Donato Di Stefano (Cia), Nicola Minichino (Copagri), Maria Giuliani (Confagricoltura) e del presidente nazionale della Cia Dino Scanavino che, nel rispetto dei ruoli, hanno riconosciuto il lavoro svolto dal Dipartimento Agricoltura nel tentativo di avviare un percorso virtuoso verso il mondo agricolo e a favore del sistema agroalimentare regionale, di tenere un rapporto sempre leale, aperto, inclusivo, oltre che dedito all’ascolto e al recepimento delle istanze possibili possibili e di aver fatto recuperare postazioni importanti in classifica, negli ultimi anni, all’agricoltura di Basilicata e una rinnovata centralità nel dibattito nazionale di settore.

Si rafforza l’intento di lavorare insieme trovando nuovi modelli di sviluppo rispetto alle sfide del mercato che vanno dal campo alla vendita dei prodotti, seguendo tutta la catena del valore. Si recupera, infatti, il lavoro che la politica regionale ha voluto mettere in campo affrontando uno dei punti più critici del comparto che è quello della aggregazione e dell’organizzazione e si attua con sensibilità, competenza e visione da parte di Agrinsieme, provando a recuperare competitività sul mercato e reddito.

La presentazione delle filiere – conclude Luca Braia nei comparti cereali, zootecnia da «carne» e «latte», produzioni biologiche, insieme alla volontà di fare un patto alla pari tra agricoltura, trasformazione, distribuzione e commercio a tutela del comparto agro-alimentare lucano ed italiano, vede vincente la modalità e la consapevolezza acquisita di operare in filiera, portando innovazione, sostenibilità e valori condivisi, aggregando a prescindere dall’appartenenza, centinaia di agricoltori, diverse strutture di macellazione, caseifici, strutture di stoccaggio del grano, mulini, pastifici, panifici frantoi oleari, con il supporto di Università, Istituti di ricerca, banche, enti di formazione e di certificazione. Nei prossimi giorni forniremo i dettagli sui bandi chiusi del Psr Basilicata 2014/2020, misure 4.1, 4.2 e 16.0 legati alle filiere».

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