La Valdorcia sotto attacco. Uno psicodramma a vantaggio di pochi

In Valdorcia questo fine settimana si è svolto uno psicodramma di cui francamente nessuno sentiva il bisogno. Ad accendere la miccia è stata Legambiente che, dopo aver certificato per anni la qualità della vita e dell’ambiente di quell’area, ha preferito animare una polemica con le istituzioni locali per assicurarsi visibilità nazionale, ergendosi a paladina dei cittadini e contro ogni scempio che si starebbe compiendo a loro danno. Al di là del merito delle questioni (hanno fatto bene o male i comuni a non aderire all’iniziativa "Puliamo il mondo"?), l’impressione è che si voglia cavalcare un’onda lunga di protesta e sfiducia verso le istituzioni per piccoli interessi di bottega. Non vi è dubbio, infatti, che aver accentuato la polemica e aver scelto di fare di "Puliamo il mondo" in Val d’Orcia una delle manifestazioni di punta nazionali ha dato grande visibiità all’associazione gialla di Realacci. E tuttavia, Legambiente dovrebbe spiegare perchè in tutti questi anni ha sempre garantito una presenza e un legame forte e di collaborazione con la Val d’Orcia (l’apice nel 2004 con la consegna del riconsocimento dell’Unesco), salvo poi cambiare radicalmente opinione dopo le "giornalate" dell’"ex intellettuale di sinstra" Asor Rosa su Monticchiello. E poi, perchè scegliere un agriturismo di un privato cittadino (che si può così "beare" di una diretta tv sui canali Rai) che guarda caso è anche a capo di un comitato contro una cava di argilla? E, infine, perchè non ha proseguito un percorso di dialogo con le istituzioni locali che non hanno mai smesso di cercare un dialogo e un confronto, come ha ricordato il sindaco di Pienza? Insomma, l’impressione è che si sia scelta la Val d’Orcia perchè è un sicuro richiamo per i media e l’opinione pubbblica nazionale (lo era anche prima delle invettive intellettuali), perchè in realtà c’è ben poco da "pulire" e dunque da faticare, e perchè c’è anche da che ricavarci propri interessi di bottega, appunto. Come ha ben capito chi non teme di mettersi a capo di un comitato che, per quanto bislacco, avrà sempre una visibilità che sarà prima di tutto per il proprio presidente e anche per la sua attività, meglio se agrituristica. E chissenefrega se poi i 100 impiegati di una fornace che da 100 anni fabbrica laterizi saranno costretti ad andare a spasso perchè non ci sarà argilla da prelevare. Potranno sempre andare a rifare i letti negli agriturismi.

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L’intervento del presidente della Conferenza dei sindaci  e sindaco di Pienza, Marco Del Ciondolo:

Ritengo che l’idea di Legambiente di costruire in Val d’Orcia una delle manifestazioni di punta fra quelle dedicate a “Puliamo il Mondo 2007” rappresenti l’ennesima  strumentalizzazione che da oltre un anno quest’area è costretta a subire.
Confesso che leggendo le dichiarazioni pubblicate in questi giorni dai giornali ed attribuite ai Presidenti nazionale e regionale di Legambiente, Della Seta e Baronti sono rimasto allibito.
E’ vero che i Comuni dell’Amiata Val d’Orcia e la Comunità Montana non hanno aderito in segno di protesta alla manifestazione di quest’anno ma i due presidenti sanno bene che lo hanno fatto non per ripicca contro le opinioni divergenti espresse ma contro le offese ricevute in più occasioni: offese che come ebbe ben a dire nello scorso mese di maggio il Presidente della Comunità Montana Giuliano Simonetti relegavano gli amministratori della Val d’Orcia nella schiera delle amministrazioni corrotte, disattente ai problemi ambientali, alla mercè dei palazzinari.
Non dicono Della Seta e Baronti che nel mese di Giugno ci siamo incontrati a San Quirico d’Orcia e che lì, come si fa fra gente schietta, abbiamo chiuso la porta e ci siamo detti quello che pensavamo. Ci siamo lasciati affidando al Presidente regionale Baronti il compito di stilare un comunicato congiunto che avrebbe chiuso definitivamente l’equivoco.
Non sappiamo per quali dinamiche interne all’associazione il comunicato non sia mai stato partorito e perché sia abortito il tentativo fatto da un autorevole esponente provinciale di Legambiente, Luciano Cicali, di redigere il comunicato a livello regionale.
Oggi leggiamo che domenica 30 Settembre presso l’Agriturismo il Rigo si terrà una manifestazione di valenza nazionale alla quale si dice parteciperà il Presidente Onorario On.Ermete Realacci.
Considero una grave distorsione legare la manifestazione di Puliamo il Mondo alla Val d’Orcia, dove è risaputo, c’è ben poco da pulire. Il luogo scelto è quello della proprietà del Presidente di un Comitato locale a pochi passi dalla cava di Malintoppo (altro esempio di totale mistificazione dei problemi ambientali di questa valle), osteggiata, guarda caso, dal Comitato medesimo.
E’ questo il nesso? Vogliamo proseguire su questa strada? Vogliamo continuare a far credere all’Italia che la Val d’Orcia ha bisogno di essere tutelata dall’alto?
Credo francamente che in questa vicenda alla fine tutti ci perderemo tutti (il dibattito sull’antipolitica di questi giorni dovrebbe insegnare qualcosa).
Auspico invece che la più prudente angolazione che traspare dalle dichiarazioni dell’On.Realacci possa riaprire un dialogo al quale, garantisco, gli amministratori della Val d’Orcia non si sono mai sottratti.

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