Guide 2006, Montepulciano ai vertici

Una lettura piacevole per le serate invernali ? La scelta, specie dopo le vacanze di fine anno, è vastissima ma un posto di primo piano lo occupano le guide dei vini, non più semplici manualetti per addetti ai lavori ma veri e propri best – seller, letti con avidità ed attenzione e ormai capaci di orientare mode, gusti e scelte di mercato. Merito del vino, sicuramente, bevanda sempre più gradita e presente sulle tavole degli italiani, ma merito anche di chi scrive le guide, sempre più complete e documentate.

Come ogni anno, anche all’inizio del 2006, il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano offre ai lettori una panoramica dei giudizi espressi dai critici non solo sul rosso DOCG ma su tutti i vini di questo straordinario territorio.

Cominciamo con Vini d’Italia 2006 (912 pagg., 30,00 euro) universalmente nota come la guida del Gambero Rosso – Slow Food. Giunta alla 19.a edizione, l’opera diretta da Daniele Cernilli e Gigi Piumatti ha battuto ogni precedente record con 2.126 produttori e 15.476 vini censiti.
Naturalmente l’occhio corre subito ai “Tre bicchieri”, ambitissima classificazione d’eccellenza toccata per il 2006 a 246 vini di cui 42 toscani e tra questi abbiamo subito la soddisfazione di trovare un “Nobile”. Si tratta del Nocio dei Boscarelli 2001 dell’azienda “Poderi Boscarelli” di Cervognano (Acquaviva) prodotto da sole uve sangiovese.
Ma i successi per Montepulciano non si fermano qui: dei Tre bicchieri si fregiano infatti anche il rosso Le Stanze 2003 di Poliziano (azienda che porta la stella, avendo conquistato per almeno dieci volte – per la precisione sono già 17 ! – la massima valutazione), uvaggio di cabernet sauvignon e merlot, ed il Vin Santo Occhio di Pernice 2003 di Avignonesi, definito “storico” e “da assaggiare almeno una volta nella vita”. Non a caso il Vin Santo ’94 della stessa azienda è entrato anche nella top ten dei vini dolci. Innumerevoli i vini di Montepulciano che si sono guadagnati l’accesso alla finale ovvero alla tornata di degustazioni che ha poi assegnato i Tre bicchieri, segno di una qualità alta dell’intero territorio che per lo più riflettono la straordinaria vendemmia 2001. Le aziende che hanno particolarmente entusiasmato i critici del Gambero Rosso – Slow Food sono la già citata Avignonesi (anche con il 50 & 50 2001), Le Berne (Nobile Riserva 2001), Boscarelli (anche con Nobile Riserva 2001), Canneto (Nobile Riserva 2001), Fattoria del Cerro (Nobile Riserva 2001, Corte d’Oro 2003 e Poggio Golo 2003), Dei (Nobile Bossona Riserva 2001), Fassati (Nobile Pasiteo 2002) e Poliziano (anche con il Nobile 2002 e il Mandrone di Lohsa 2003).

E passiamo all’omonima Vini d’Italia 2006 edita però dall’Espresso (674 pagg., 20 euro). Solo cinque anni di storia ma una fama già molto solida, pari all’attendibilità, per l’opera diretta da Enzo Vizzari e curata da Ernesto Gentili e Fabio Rizzari che, anche per quest’anno, rendono giusti meriti a Montepulciano.
Intanto, benché la classificazione dei produttori sia stata concentrata (la massima valutazione passa da 5 a 3 stelle) un’azienda del territorio rimane al vertice nazionale ed è Poliziano; con una stella figurano anche Avignonesi, Boscarelli, Fattoria del Cerro e Valdipiatta. Poi, nelle pagine che raccolgono i vini cosiddetti “dell’eccellenza”, troviamo, a quota 18/20, i già citati Nobile “Nocio dei Boscarelli” 2001, il rosso Le Stanze 2003 di Poliziano e il Vin Santo Occhio di Pernice ’93 di Avignonesi.
I critici dell’Espresso definiscono “stabile” la situazione di Montepulciano (segno che la più modesta vendemmia 2002 è stata molto ben affrontata dai produttori) e così sono moltissime le valutazioni di alta ed altissima qualità, molto vicine all’eccellenza. Le aziende che ottengono quattro bottiglie con il Nobile sono ancora Boscarelli con il Riserva 2001, Salcheto con il Salco Evoluzione ’99, Poliziano con il 2002, Romeo con il Lipitiresco 2001, Canneto con la Riserva 2001 e Dei con la Riserva Bossona 2001; quattro bottiglie anche per Avignonesi con il 50 & 50 ed il Merlot Desiderio 2001 e per Podere Casanova con un outsider di lusso, il Rosso DOC 2003.
Tre bottiglie (voto da 15 a 16 /20) se le meritano invece, nell’ordine, Villa S.Anna, Bindella, Tre Rose, Fassati, Innocenti, Ercolani, Godiolo, La Casella, Le Berne, Lodola Nuova, Vecchia Cantina, Valdipiatta, Carpineto, Fattoria del Cerro, Contucci, Gracciano della Seta, Lombardo, ancora Romeo, Gattavecchi e Fassati, tutte con il Nobile, per lo più Riserva 2001, ed il Vin Santo Sangallo 2000 della Fattoria del Cerro.

E concludiamo questa “prima puntata” del nostro viaggio attraverso le guide dei vini 2006 con la giovane ma già affermata “Vini Buoni d’Italia” (696 pagg., 20 euro), opera dedicata ai vini da vitigni autoctoni che anche quest’anno ha selezionato le 1.000 migliori aziende tra le oltre 4.000 testate. Gli autori Mario Busso e Carlo Macchi confermano la “corona” come simbolo di massimo apprezzamento e più alta valutazione del vino degustato e, naturalmente, Montepulciano non manca anche in questo rango reale. Non sorprende che la massima valutazione tocchi ancora al “Nobile” Nocio dei Boscarelli 2001, per il quale si può parlare di plebiscito di consensi, insieme al Rosso DOC 2004 di Romeo ed al Vin Santo ’94 di Avignonesi. Il nome di Montepulciano appare anche nella graduatoria del miglior rapporto qualità / prezzo ancora con il Rosso di Romeo mentre un gradito riconoscimento viene assegnato alla Vecchia Cantina di Montepulciano che risulta tra le migliori realtà cooperative d’Italia. Valutazioni di valore, infine, per Bindella, Fassati, Godiolo, Icario, Il Conventino, La Ciarliana, Le Berne, Palazzo Vecchio, Podere Casanova, Fattoria del Cerro, Salcheto, Talosa, Tenimenti Angelini, Valdipiatta e Vecchia Cantina.

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