Un brindisi con la tradizione per il nuovo anno

Il 2007 si aprirà nel segno del tipico e della riscoperta delle antiche tradizioni rurali. Crescono infatti dell’8% rispetto allo scorso anno le prenotazioni negli agriturismi d’Italia per i giorni che ci porteranno alla notte di San Silvestro. Secondo un’indagine di Agriturist i soggiorni saranno in gran parte di 3 giorni (70%) e gli ospiti, per la maggioranza proprio italiani, confermano il proprio amore per Toscana e Umbria su tutte. A far da padroni, infatti, come simboli del quieto vivere le province di Siena e Perugia. E fra i motivi che determinano la scelta dell’agriturismo una voce significativa è il cenone di capodanno ad indicare una forte preferenza per le ricette dettate dalla tradizione locale e dai prodotti aziendali. A cavallo tra il 31 dicembre e il primo dell’anno, nelle tavole degli italiani, secondo una stima della Confederazione Italiana Agricoltori, sarà un vero e proprio trionfo del “tipico”. Vini, spumanti, salumi e formaggi; gli italiani spenderanno circa 1,5 miliardi (il 25% dei 6 miliardi destinati alla voce “alimentazione” di questo periodo) per acquistare prodotti tradizionali. Da sottolineare anche l’incremento dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2005 con il 40% (600milioni di euro) destinato all’acquisto di vini e spumanti, il 29% di prosciutti e salumi, il 26% di formaggi, il 4% di frutta fresca e secca e legumi e l’1% di olio extravergine di oliva. Tradizione natalizia, quindi, è sempre più sinonimo di specialità locali radicate profondamente nelle nostre regioni. Da qui l’attenzione verso i 4100 prodotti tipici, gli oltre 450 vini a denominazione d’origine, le 155 Dop e Igp. Ed i veri padroni della tavola saranno zamponi e cotechini con l’immancabile contorno di lenticchie. In una sola notte sarà consumata la quasi totalità di produzione di questi prodotti tipici e tradizionali: 7mila tonnellate tra cotechini e zamponi e 4500 tonnellate di lenticchie. Ma non può essere certo salutato il nuovo anno senza un brindisi con lo spumante. Saranno oltre 40 milioni i tappi che salteranno in aria allo scoccare della mezzanotte e gli italiani spenderanno oltre 300 milioni di euro. Secondo la Cia ci sarà un aumento di consumi di spumante pari al 2,7% rispetto al 2005 e a prevalere saranno gli spumanti dolci (58%) seguiti da quelli secchi e brut e dallo champagne. Ma le bollicine nostrane stanno affermandosi sempre più anche all’estero, in Germania ad esempio si ha il 26% del fatturato di esportazione, seguono gli USA con il 22% e la Gran Bretagna con il 10%. A conclusione una cuoriosità che sembra dar manforte alla riscoperta delle tradizioni enogastronomiche e rurali, anche contro l’avvento della tecnologia. Secondo un’indagine Coldiretti, infatti, il 30% degli italiani ha sancito come “sorpresa più gradita sotto l’albero di Natale” un prodotto della tradizione enogastronomica a discapito dell’ultima novità tecnologica (6%).

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